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Comunicati stampa

Trieste - Roma, 1-3 ottobre 2008

Presentato a Trieste e Roma il XXIII Festival del Cinema Latino Americano

A Trieste dall’11 al 19 ottobre. Repliche a Milano, Bologna, Roma
Oltre 200 titoli in programma, 14 film in concorso, rassegne e documentari.
Retrospettive sul regista italo-peruviano Francisco ‘Pancho’ Lombardi, sul messicano Nicolás Echevarría e sul colombiano Roberto Triana (presenti a Trieste).
Premio ‘Allende’ alla regista cilena Carmen Castillo (dal Festival di Cannes)
Sezioni tematiche in collaborazione con l’Unione Latina (Parigi),
l’Instituto Cervantes di Milano e Arcoiris TV (via satellite e web).

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Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, la più vasta rassegna in Europa sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino, giunge alla sua XXIII edizione: dall’11 al 19 ottobre, al Teatro Miela di Trieste (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3) presenterà oltre 200 tra film e documentari sulla realtà culturale, artistica e sociale dell’America Latina, parte dei quali saranno poi riproposti in delle rassegne in programma a Milano, Bologna e Roma.
L’appuntamento, promosso dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) e supportato da vari enti e istituzioni italiane e latino americane, si propone annualmente come vetrina di una variegata produzione artistica e culturale, spesso quasi sconosciuta all’estero causa l’emarginazione subita dalle grandi distribuzioni internazionali, controllati dalle majors commerciali.
Il programma è stato presentato dal direttore del Festival, Rodrigo Diaz, mercoledì 1 ottobre a Trieste, presso il Teatro Miela, e venerdì 3 a Roma, presso l’Istituto Italo-Latino Americano (IILA), con gli interventi dell’Ambasciatore Paolo Bruni, Segretario Generale dell’IILA, e di Patricia Rivadeneira, Segretario Culturale dell’Istituto.
Quattordici i film in concorso a Trieste, selezionati tra i più recenti dell’intero continente. Varie inoltre le sezioni tematiche e le retrospettive; tra queste una sul regista italo-peruviano Francisco “Pancho” Lombardi, già vincitore di numerosi premi internazionali, una sul grande regista messicano Nicolás Echevarría, e una sul documentarista colombiano Roberto Triana, uno dei maggiori del continente. I tre registi saranno presenti a Trieste, come membri della Giuria ufficiale del Festival, che sarà completata dalla musicista e scrittrice Meri Lao, storica divulgatrice della cultura latinoamericana in Italia, e da Manolo Pérez Estremera, già direttore della Televisione spagnola (TVE), del Festival di San Sebastián e dell’Istituto spagnolo di Cinema e Arti Audiovisive (ICAA).
Sarà anche presente a Trieste la regista e sceneggiatrice cilena Carmen Castillo, già collaboratrice del Presidente Salvador Allende, la quale riceverà il Premio ‘Allende’, che il Festival assegna ai cineasti che hanno illustrato la condizione e la storia dei popoli latino americani.
Tra le altre sezioni in programma, figurano vari documentari sull’America Latina di produzione spagnola promossi dall’Instituto Cervantes, e un Premio per la migliore opera a carattere storico, curato dall’organizzazione internazionale dell’Unione Latina, con una giuria formata da studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico (presente nel vicino Comune di Duino-Aurisina).
E’ previsto anche un Premio del Pubblico in Rete indetto da Arcoiris TV, che trasmetterà una quarantina di opere del Festival sul proprio sito web www.arcoiris.tv; le più votate verranno poi ritrasmesse dal satellite Hotbird su tutta Europa, tramite il canale Sky 916 sul quale opera l’emittente.
Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste è patrocinato dall’Unione Latina, l’Istituto Italo-Latino Americano, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, l’Instituto Cervantes di Milano e a Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, ed è realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, la Provincia e il Comune di Trieste. Collaborano inoltre alla sua attività vari altri enti pubblici e realtà private.
Altre informazioni sul Festival di Trieste sul sito web www.cinelatinotrieste.org e, dall’11 ottobre, al tel. 040/3477672 del Teatro Miela.

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Esaminando più in dettaglio il programma, nella Sezione ufficiale a Concorso, il Festival di Trieste proporrà quattordici lungometraggi, parte dei quali frutto di coproduzioni europee, firmati sia da registi pluripremiati e di lunga esperienza che da autori più giovani ed emergenti. I titoli in programma sono: dall’Argentina “El sueño del perro”, di Paulo Pécora, “La extranjera” di Fernando Diaz, “Palabra por palabra” di Edgardo Cabeza, e “S.O.S. Ex” di Andrés Tambornino; dal Brasile “Adagio sostenuto”, di Pompeu Aguiar; dal Cile “Alicia en el país”, di Esteban Larraín; dalla Colombia “Los actores del conflicto", di Lisandro Duque Naranjo; da Cuba “La noche de los inocentes”, di Arturo Sotto; dal Messico “Arresto domiciliario” di Gabriel Retes; la produzione spagnola “Amanecer de un sueño”, di Freddy Mas Franqueza; dall’Uruguay “Polvo nuestro que estás en los cielos”, di Beatriz Flores Silva e János Kovácsi; “El círculo”, di José Pedro Charlo e Aldo Garay (una co-produzione fra Uruguay, Argentina e Cile); e dal Venezuela “Cyrano Fernández”, di Alberto Arvelo, e “El enemigo”, di Luis Alberto Lamata.
La Sezione “Contemporanea”, che viene inaugurata quest’anno, comprende invece una settantina di opere, tra film, documentari e cortometraggi, spazianti in vari aspetti della cultura, dell’arte, della storia e società latino americana; l’intento è quello di offrire una panoramica sulle recenti produzioni filmiche e digitali dell’intero continente. Una trentina di titoli verranno presentati in concorso, in una sezione speciale con una Giuria specifica.
In programma al Festival di Trieste anche una retrospettiva-omaggio al pluripremiato regista italo-peruviano Francisco “Pancho” Lombardi. Dal 1977 ad oggi Lombardi ha diretto 16 lungometraggi, molti dei quali ispirati al realismo urbano e ad opere di scrittori peruviani, ed è anche noto come produttore e sceneggiatore. Di Lombardi verranno presentati 7 dei suoi film più importanti (“La ciudad y los perros”, tratta dal romanzo di Mario Vargas Llosa, “La boca del lobo”, "Caidos del cielo" ,"Bajo la piel", "Tinta roja", "Pantaleón y las visitadoras", "No se lo digas a nadie") spaziando dagli anni ’80 alle produzioni più recenti. Al regista verrà inoltre assegnato il Premio “Oriundi”, che il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste conferisce ad autori od opere che hanno valorizzato la memoria dell’emigrazione italiana in America Latina.
Un’altra retrospettiva sarà poi dedicata al regista e documentarista messicano Nicolás Echevarría, di cui verranno proposte sei opere. Regista, produttore e sceneggiatore cinematografico e televisivo, Echevarría ha realizzato film di grande rilievo, tra i quali nel 1991 “Cabeza de vaca”, nel 1978 “María Sabina”, “Teshuinada” nel 1979, “Poetas campesinos” e “El niño Fidencio” nel 1980, e “Los enemigos” nel 1989, che verranno tutti proiettati a Trieste.
Una terza retrospettiva sarà dedicata al grande documentarista colombiano Roberto Triana, di cui verranno presentate ventuno opere di carattere storico ed etnografico, realizzate dagli anni ’90 in poi. Triana negli anni ’60 ha studiato regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, ed ebbe tra i suoi maestri Alessandro Blasetti e Roberto Rossellini. Dopo aver lavorato per la RAI, nel 1973 rientrò in Colombia, avviando la sua ampia e rinomata produzione documentaria.
Presente al Festival di Trieste anche la regista e storica cilena Carmen Castillo, di cui verranno presentati tre documentari: “José Saramago. Le temps d’une mémoire” del 2004, sul grande scrittore portoghese, e due sul colpo di Stato in Cile del 1973: “La flaca Alejandra” del 1993, e “Calle Santa Fé”, applaudito nel 2007 al Festival di Cannes. Carmen Castillo, figlia dell’élite borghese e cattolica cilena, fu collaboratrice dello staff del Presidente Salvador Allende, e dopo il colpo di Stato lottò nella clandestinità. Arrestata dalla polizia segreta, ha infine vissuto da rifugiata politica in Francia, dove ha lavorato come regista e documentarista. Per il suo grande impegno nell’illustrare la storia dell’America Latina verrà insignita a Trieste del Premio “Salvador Allende”.
Sempre sul filone politico, per la Sezione “Cinema e memoria” verranno proposti due pietre miliari del documentarismo militante argentino, firmate dal Grupo Cine Liberación: “El camino hacia la muerte del viejo Reales”, di Gerardo Vallejo (del 1968-71), sullo sfruttamento dei contadini, e la versione integrale (di quattro ore) de “La hora de los hornos” (del 1968), pluripremiata opera di Fernando Solanas, duro atto di denuncia contro il neocolonialismo e la repressione politica.
E, sempre sul filone storico, una Sezione (intitolata ”Shalom”) è dedicata alla presenza ebraica in America Latina. In programma un eccezionale film-documentario del 2007 di Pedro Banchik: “De Bessarabia a Entre Entre Ríos. 1905-2005”, in cui viene ricostruita la saga di una famiglia ebrea russa emigrata in Argentina agli inizi del ‘900, con una dettagliata storia del popolo ebraico.
Un’altra Sezione, “Salón España”, con una sessantina di titoli, sarà dedicata alle produzioni spagnole, con particolare riferimento ai cortometraggi e le nuove tecnologie. Dentro “Salón España” saranno ospitati anche una trentina di cortometraggi dell’ “8ª Muestra Documentales y Fotografías de América Latina”, realizzati dalla Asociación Prodocumentales di Albacete, e promossi a livello internazionale dall’Instituto Cervantes; tale presenza nella rassegna è stata realizzata grazie alla collaborazione dell'Instituto Cervantes di Milano, con l’intento di renderla un appuntamento fisso e più articolato nel corso dell’edizione 2009 del Festival di Trieste.
Completeranno infine il Festival di Trieste una Sezione con una ventina di opere provenienti dalle scuole di cinema iberoamericane (con due omaggi al “Centro de Capacitación Cinematográfica” del Messico e alla “Escuela Nacional de Experimentación y Realización Cinematográfica – ENERC” dell’Argentina), e la Sezione “Todavía cantamos”, sulla musica latina.

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Le proiezioni si terranno al Teatro Miela di Trieste dal mattino fino a mezzanotte. Tutte le principali opere nella sala cinema saranno con traduzione simultanea (a cura degli studenti della Scuola Interpreti dell’Università di Trieste), mentre quelle in sala video saranno in versione originale o con sottotitoli in italiano.
Ingressi singoli alle proiezioni a 5 Euro, e tessere-abbonamento APCLAI a 25 Euro (con riduzioni per studenti e associazioni convenzionate a 15 Euro)
Parte dei film presentati a Trieste verranno poi replicati in rassegne in programma a Milano, Bologna e Roma.

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