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Comunicati stampa

Trieste, 18 ottobre 2008

I vincitori del Festival

I VINCITORI: “El Círculo” (Uruguay), “Alicia en el país” (Cile), “Los actores del conflicto” (Colombia).
ALTRI PREMI A: “El enemigo” (Venezuela), “El sueño del perro” (Argentina), “La Colorina” (Cile), “Juruna, o espirito da floresta” (Brasile), Francisco Lombardi (Perù) e Carmen Castillo (Cile).

DOMENICA 19 replica di parte dei film vincitori, e video nella Sala Birri

doc I vincitori del Festival

E’ il documentario uruguayano “El Círculo”, di José Pedro Charlo e Aldo Garay, il vincitore del Primo Premio per il Miglior Film al 23° Festival del Cinema Latino Americano, in corso presso il Teatro Miela di Trieste. L’opera illustra il rientro nel paese di medico noto a livello internazionale, già dirigente guerrigliero tupamaro e segregato per 13 anni dalla dittatura militare uruguayana.
L’assegnazione del premio è stata decisa dalla Giuria internazionale, composta dai registi Francisco Lombardi (Perù) e Nicolás Echevarría (Messico), dalla musicista e studiosa di cultura latino americana Meri Lao (Italia), e dal critico Manolo Pérez Estremera (Spagna), già direttore del Festival di San Sebastián e dell’Istituto spagnolo di Cinema e Arti Audiovisive (ICAA).
Il Festival, promosso dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) da sabato 11 ottobre ha presentato a Trieste quasi 200 opere, tra film, documentari ed audiovisivi sulla realtà culturale, artistica, storica e sociale dell’America Latina.
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Gli altri premi attribuiti sono: il Premio Speciale della Giuria al film cileno “Alicia en el país”, di Esteban Larrain, che ottiene anche quelli per la Migliore Opera Prima e per la Colonna Sonora. Il film-documentario presenta la storia vera di una bambina india, che percorse a piedi 180 chilometri dalla Bolivia al Cile, attraverso terre meravigliose ed incontaminate, andando in cerca di un lavoro.

Grande affermazione anche per il film drammatico colombiano “Los actores del conflicto”, di Lisandro Duque, che si vede attribuire i Premi per la Regia, la Sceneggiatura, e per la Miglior Interpretazione dell’attore Mario Duarte, oltre al Premio ‘Cervantes’ per uso del linguaggio, assegnato dagli studenti del Liceo Linguistico ‘Bachelet’ di Trieste. Il film racconta le vicende di tre artisti di strada, che si spacciano per dei guerriglieri che si vogliono costituire, in cambio della garanzia di un espatrio in Spagna; i tre finiscono però nei guai, nel conflitto tra paramilitari, guerriglieri e l’esercito colombiano.

Il Premio del Pubblico è andato invece al film drammatico venezuelano “El enemigo”, di Luis Alberto Lamata, storia dell’incontro in un ospedale di un uomo e una donna di estrazione sociale diversa, che in una notte piena d’angustie scoprono di avere un segreto in comune.

Premio per la Miglior Fotografia, assegnato da una Giuria specifica, al film intimista argentino “El sueño del perro”, di Paulo Pécora. La Giuria della Sezione “Contemporanea” a concorso, dedicata alle produzioni più recenti, ha assegnato il Premio al film cileno “La Colorina”, di Fernando Guzzoni, che ricostruisce la vita della nota poetessa Stella Díaz Varín, detta “La Colorina”, considerata la poetessa del punk e la Bukowski cilena. Per la stessa Sezione una menzione va al documentario messicano “Vivos los llevaron, vivos los queremos”, di Cecilia Serna, che ricostruisce la poco nota vicenda, tuttora d’attualità, dei sequestri politici e dei desaparecidos in Messico negli anni 70-80.

Il ‘Premio Unione Latina’ per la migliore opera a carattere storico è invece andato al documentario “Juruna, o espirito da floresta”, di Armando Lacerda (Brasile), sulla storia di Màrio Jurura, il primo deputato federale indio in Brasile, e sulle lotte degli indios per la sopravvivenza.
Il Premio è stato assegnato da una giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, coordinata da Alessandro Melioli, Direttore del Dipartimento Audiovisivi dell’Unione Latina di Parigi, giuria che ha assegnato anche una menzione speciale al documentario peruviano-canadese di Carlos Ferrand “Americano”, storia di un viaggio del regista dalla Patagonia all’estremo Nord del Canada, e dei vari incontri avuti lungo il percorso.

Completano i riconoscimenti due importanti Premi tradizionalmente assegnati dal Festival del Cinema Latino Americano di Trieste: il ‘Premio Oriundi’, per il riscatto della memoria dell’emigrazione italiana in America Latina, assegnato al grande regista italo-peruviano Francisco Lombardi, presente quest’anno nella Giuria, e al quale il Festival di Trieste ha dedicato una retrospettiva con alcune delle sue maggiori opere, e il Premio ‘Salvador Allende’ consegnato domenica scorsa in apertura del Festival, alla regista e storica cilena Carmen Castillo, per l’impegno nel riscatto della memoria e della storia dei popoli latino americani.
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La cerimonia di premiazione si svolgerà stasera (sabato 18 ottobre), alle 20.45 al Teatro Miela di Trieste, che da sabato scorso ospita la manifestazione promossa dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia), con il supporto di varie istituzioni italiane e latino americane.

Alla cerimonia, condotta dal Direttore del Festival, Rodrigo Diaz, interverranno rappresentanti delle istituzioni, tra i quali l'Ambasciatore Bernardino Osio, Segretario Generale dell’Unión Latina (da Parigi), il Direttore del Dipartimento Audiovisivi dell’Unión Latina, Alessandro Melioli, e in rappresentanza dell’Instituto Cervantes di Madrid la Direttrice culturale della sede di Milano, Carmen Canillas del Rey.

La manifestazione proseguirà anche domenica 19 ottobre al Teatro Miela, dalle 10.00 del mattino fino ad oltre mezzanotte, con le repliche di alcuni dei film premiati (con traduzione simultanea o sottotitoli), e in contemporanea varie altre opere e cortometraggi nella sala video.

I film in programma domenica 19 nella Sala Cinema del Teatro Miela sono:

ore 11.00 “La Colorina”, di Fernando Guzzoni (Cile);
ore 15.00 “Los actores del conflicto”, di Lisandro Duque (Colombia);
ore 17.00 “Alicia en el país” di Esteban Larrain (Cile);
ore 19.00 “El circulo” di José Pedro Charlo e Aldo Garay (Uruguay);
ore 21.00 “El enemigo” di Luis Alberto Lamata (Venezuela);
ore 23.00 “Juruna o espírito da floresta”, di Armando Lacerda (Brasile, 2008).

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In collaborazione con il Festival, un’ampia selezione dei film presentati a Trieste sono anche visibili “on demand” sul sito web www.arcoiris.tv, emittente televisiva satellitare che ha promosso parallelamente un Premio del Pubblico in Rete.

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