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Comunicati stampa

Trieste, 15 ottobre 2008

Il programma di giovedì 16 ottobre

Film in concorso, varie opere della Sezione “Contemporanea”, ‘corti’ spagnoli, retrospettive su Francisco Lombardi e Roberto Triana, e un documentario-intervista sull’emigrazione ebrea in Argentina.

doc Programma di giovedì 16 ottobre

Continua a Trieste il 23° Festival del Cinema Latino Americano, con la sua selezione di opere cinematografiche, video e televisive sul Continente latino. Giovedì 16 ottobre, al Teatro Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3), la programmazione sarà ancora dominata dai film in concorso, assieme a opere in concorso e fuori concorso per la Sezione “Contemporanea”, alle Retrospettive sul regista italo-peruviano Francisco Lombardi e sul documentarista colombiano Roberto Triana, oltre a cortometraggi e documentari spagnoli.

Da segnalare, la sera: alle ore 20.00 nella Sala Cinema il film drammatico di Francisco Lombardi “Caidos del cielo”, del 1990: tre storie ambientate a Lima, su generazioni e classi sociali diverse, che illustrano le contraddizioni della società peruviana, e alle 20.15 nella sala video il documentario “De Bessarabia a Entre Entre Ríos”, di Pedro Banchik, sulla saga di una famiglia ebrea russa emigrata in Argentina agli inizi del ‘900, con uno spaccato di storia degli ebrei.

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Le proiezioni dei film in concorso nella Sala Cinema inizieranno alle 11.00, con l’uruguayano “Polvo nuestro que estás en los cielos”, di Beatriz Flores Silva, una tragicommedia che utilizza lo humor come forma di riflessione sulla realtà. Negli anni precedenti il colpo di Stato del 1973 una bambina, figlia illegittima di un politico, si ritrova a vivere nella casa del padre, assieme a vari personaggi che in modi assurdi e comici cercano di risolvere i loro debiti con il passato. (Il film sarà replicato la sera, alle ore 22.00).

I film in concorso riprenderanno alle 16.00, con il drammatico argentino “Palabra por palabra”, di Edgardo Cabeza. Durante la Guerra delle Malvine, due soldati argentini irrompono di notte in una casa di campagna, nella quale trovano una donna e un bambino. I due soldati, uno ferito e l’altro che cerca di salvarlo, si rifugiano nella casa, senza capirsi con gli altri due personaggi, che sono preda della loro stessa paura. Il regista Edgardo Cabeza è sceneggiatore, documentarista e docente di regia, ed ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Seguirà alle 18.00 il venezuelano “Cyrano Fernandez”, di Alberto Arvelo. Basato sul “Cyrano de Bergerac” di Rostand, il film è una versione libera, sensuale e violenta di uno dei più grandi classici di tutti i tempi: Cyrano, Roxana e Cristian sono protagonisti di un triangolo amoroso in uno scenario urbano degradato. Regista, sceneggiatore e docente di cinematografia, Alberto Arvelo ha partecipato a decine di festival internazionali, vincendo numerosi premi e riconoscimenti.

Seguiranno: alle 20.00, per la Retrospettiva su Francisco Lombardi il film drammatico “Caidos del cielo” (del 1990), e alle 22.00 la replica del film in Concorso del mattino “Polvo nuestro que estás en los cielos”, di Beatriz Flores Silva.

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Le proiezioni video nella Sala Birri del Teatro Miela iniziano invece alle 9.30 del mattino, per proseguire fino a mezzanotte. Vari i documentari e le opere di fiction in concorso e fuori Concorso per la Sezione “Contemporanea” (tra i quali: dalle 16.30 in poi il brasiliano “Triagem, viagem tercera”, di Filippo Lilloni, sullo sfondo della cultura popolare di Bahía; il documentario “Víctimas de la democracia”, di Stella Jacobs, sulla repressione politica in Venezuela negli anni ’60; il documentario cileno-canadese “Memorias de un soñador” di Alisson Larrea, testimonianza sulla dura storia di un prigioniero politico durante la dittatura di Pinochet, e il documentario argentino “Un gigante dormido”, di Sandra Godoy e Julio Tejada, sulla crisi sociale causata dalla chiusura di una grande officina).

In programma inoltre oltre vari ‘corti’ spagnoli della Sezione “Salon España”, e dalle 12.00 alle 12.30, e dalle 15.30 alle 16.30, per la Retrospettiva sul regista colombiano Roberto Triana, due documentari, il primo sul ballerino Alvaro Restrepo, e il secondo sul poeta Porfirio Barba Jacob. Chiuderanno la serata nella sala video alle 20.15 il documentario “De Bessarabia a Entre Ríos”, sull’emigrazione ebraica in Argentina, e alle 21.45 il documentario “Cuba, el arte de la espera”, dell’esiliato cubano Eduardo Lamora, in viaggio nell’utopia di un società senza classi.

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