edizione più recente: Cinelatinotrieste 2023

Data pubblicazione: 31 Ottobre 2009

I vincitori del Festival

I VINCITORI: “El regalo” (Cile), “Andrés no quiere dormir la siesta” (Argentina), “A través del silencio” (Messico), “El cementerio de los elefantes” (Bolivia)

ALTRI PREMI: “Haroldo Conti, homo viator” e “Fragmentos de una búsqueda” (Argentina), “La historia que no contaron” (Colombia-Spagna), “Migración” (Colombia), Rogério Sganzerla (Brasile)

DOMENICA 1 replica dei film vincitori

docI vincitori del Festival ita

docLos films vencedores del Festival esp

La commedia romantica “El regalo”, dei cileni Cristián Galaz e Andrea Ugalde, ha vinto il Premio per il Miglior film al 24° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, in corso fino a domani (domenica 1 novembre) al Teatro Miela, organizzato dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia). Il film descrive le vicissitudini di due amici, che cercano di risollevare il morale di un loro vecchio compagno, rimasto vedovo e in crisi.

Il Premio Speciale della Giuria e quello per la Miglior regia sono andati invece al film drammatico argentino “Andrés no quiere dormir la siesta”, di Daniel Bustamante, che ha vinto anche il Premio del Pubblico. Protagonista un bambino che, durante la dittatura militare argentina, vive vicino a un centro di detenzione clandestina, e cresce a fianco di quel segreto. Il film aveva già vinto nel 2008 il Premio Opera Prima al Festival internazionale dell’Avana.

Premio per la Miglior Sceneggiatura al messicano Marcel Sisniega, regista di “A través del silencio”, in cui un gruppo di uomini e donne decidono di seguire le proprie passioni, e di intraprendere nuove strade. Miglior interprete è invece Cristián Castillo, protagonista del film drammatico boliviano “El cementerio de los elefantes”, di Tonchy Antezana; ispirato a una leggenda ripresa da vari scrittori, racconta di un uomo che decide di farla finita, bevendo alcolici fino a morire.

I premi sono stati attribuiti dalla Giuria internazionale del Festival, composta da: Jaime Boix, pluridecennale produttore della televisione pubblica spagnola (TVE), dal noto artista e musicista italiano David Riondino, dal giornalista e documentarista triestino Massimiliano Cocozza, e dal produttore culturale Antonio Urano, da trent’anni uno dei principali promotori all’estero del cinema brasiliano.

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Gli altri premi, attribuiti da giurie specifiche, sono stati: Miglior colonna sonora a Esteban Morgado, per il film argentino "Haroldo Conti, homo viator”, di Miguel Mato. Per la Sezione “Contemporanea”, premiato il documentario argentino “Fragmentos de una búsqueda”, di Pablo Milstein e Norberto Ludin, sulla ricerca di una ragazza rapita e mai più ritrovata, e Menzione d’onore al documentario spagnolo “El último guión”, di Javier Espada e Gaizka Urresti, sul grande regista Luis Buñuel.

Il Premio Malvinas, istituito quest’anno dal Festival del Cinema Latino Americano di Trieste per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, è stato attribuito al documentario colombiano “La historia que no contaron”, di Ayose O’Shanahanva, su uno sterminio politico avvenuto 20 anni fa e tuttora impunito. Menzione speciale al documentario argentino “Nina”, di Sofia Vaccaro, che denuncia la tratta delle donne, sfruttate come schiave sessuali.

Premio Unione Latina per la miglior opera a carattere storico al documentario colombiano “Migración”, di Marcela Gómez Montoya, sull'emigrazione dal Terzo mondo verso i paesi ricchi. Il Premio è stato deciso da una giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, coordinata da Alessandro Melioli, del Dipartimento Audiovisivi dell’Unione Latina di Parigi. Assegnata anche una menzione speciale al documentario “Memorias de afroperuano”, di Jovita Andrade (Perù), sulla storia, la cultura e le lotte di un afro-peruviano e dei suoi antenati, schiavi africani, per difendere i loro diritti.

Hanno completato il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste due importanti riconoscimenti assegnati nei giorni scorsi: il Premio Oriundi, per il riscatto della memoria dell’emigrazione italiana in America Latina, attribuito alla memoria del regista brasiliano di origini italiane Rogério Sganzerla, maestro del cinema indipendente scomparso nel 2004, e il Premio Salvador Allende assegnato alla memoria di Bettino Craxi, che supportò l’esperienza progressista cilena del governo di Allende, e poi si battè per la ritorno della democrazia in Cile, soppressa dal colpo di Stato del generale Pinochet.

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La cerimonia di premiazione si svolgerà stasera [sabato 31], dalle ore 20 in poi al Teatro Miela. S’inizierà con lo spettacolo di poesia, musica e danza “Il giro del Tango in 80 mondi”, sul tango di Buenos Aires, con Pablo Furioso, la ballerina Elisa Sorge e al pianoforte il M° Eduardo Poetto. Alle ore 21 premiazioni dei vincitori, e alle 22.15 proiezione di “El despertar de un sueño”, documentario di Luis Ernesto Doñas sulla grande danzatrice Alicia Alonso, direttrice del Balletto nazionale di Cuba.

La manifestazione proseguirà domani [domenica 1] al Teatro Miela, dalle 11.00 del mattino fino a mezzanotte, con le repliche dei principali premiati, con traduzione simultanea in sala.  In programma: alle ore 11 “A través del silencio” di Marcel Sisniega, alle 15.30 ”Homo viator” di Miguel Mato, alle 17.45 “El cementerio de los elefantes”, di Tonchy Antezana, alle 19.15 “La historia que no contaron” di Ayoze O'Shanahan (Premio Malvinas), alle 20.30 “Andrés no quiere dormir la siesta” di Daniel Bustamante, e alle 22.00: “El Regalo” di Cristián Galaz e Andrea Ugalde.