edizione più recente: Cinelatinotrieste 2023

Data pubblicazione:

Il programma di lunedi’ 26: proiezioni dalle ore 8.30

Film in concorso, retrospettiva su Rogério Sganzerla, cortometraggi, “Cinema e letteratura”, opere fuori concorso, il cha cha cha e Julio Ponce PalmieriUn guatemalteco in Canada” (presente a Trieste)

docProgramma 26 Ottobre

Prosegue a Trieste il 23° Festival del Cinema Latino Americano. Lunedì (26 ottobre), al Teatro Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3), inizia la programmazione dei film in concorso, affiancati da cortometraggi spagnoli e argentini, documentari, la prosecuzione della retrospettiva sul regista brasiliano Rogério Sganzerla, l’avvio della rassegna “Cinema e letteratura” e di una sezione dedicata al regista guatemalteco residente in Canada Julio Ponce Palmieri (presente per l’occasione a Trieste).
I film in concorso nella Sala Cinema inizieranno alle 11.00, con l’argentino “Homo viator”, del noto regista Miguel Mato, presente a Trieste. Il film (usando interviste, materiali di fiction e di repertorio) ricostruisce la figura dello scrittore e giornalista Haroldo Conti, protagonista della cultura argentina e politicamente impegnato, sequestrato e fatto scomparire dalla dittatura militare nel 1976. (Il film verrà riproposto anche la sera, alle 22.00).
Le proiezioni riprenderanno poi alle 16.00, con la retrospettiva sul regista brasiliano Rogério Sganzerla; del maestro del cinema d’avanguardia verrà proposto “Sem Essa Aranha” (del 1970), che tramite le vicende quotidiane di una troupe di artisti di strada s’interroga sull’identità del Brasile.
Seguirà alle 18.00, in concorso, il cileno “Grado 3” , di Roberto Artiagoitía; dall’attore e produttore del campione d’incassi “El chacotero sentimental” (già premiato al Festival di Trieste nel 2000): una commedia sexy, dai toni divertenti e sfacciati, sugli incontri amorosi e sessuali di cinque coppie.
Alle 20.00, fuori concorso, il documentario musicale “50 años de cha cha chá”, di Jill Hartley. Girato a Cuba, racconta l'origine del ballo che spopolò in tutto il mondo, e la storia dell’Orquesta América, la prima a tenere a battesimo il nuovo ritmo. Segue alle 20.30 il cortometraggio argentino “Oro verde”, di  Ignacio Busquier, su degli immigrati ucraini coltivatori di the, che cercando di sfruttare correttamente la terra alla quale sono approdati dopo aver attraversato mezzo mondo. Presenterà il “corto” la produttrice Estela Roberta Sánchez. Infine, alle 22.00 la replica del film, “Homo viator”.

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Per i video in programma nella Sala Birri del Teatro Miela, dalle ore 9.00 vari cortometraggi di produzione spagnola e argentina, seguiti alle 12.05 dal lungometraggio argentino “Villa”, di Ezio Massa, una fiction del 2008 sulle vicissitudini di tre ragazzi, decisi a tutto pur di assistere ai mondiali di calcio.
Il pomeriggio s’inaugura la sezione dedicata al regista guatemalteco residente in Canada Julio Ponce Palmieri, già vincitore di vari premi: alle 15.30 verrà presentato il lungometraggio “Furia rabiosa” (del 2008), in cui un gruppo di giovani incontra in un bosco un soldato vittima di un esperimento, che diventa per loro una grave minaccia. Seguiranno fino alle 17.20, e quindi la sera alle 22.00 cinque cortometraggi di Palmieri, a tema drammatico ed esistenziale. Il regista sarà presente in teatro.
Alle 17.20 s’inaugura invece la sezione su “Cinema e letteratura”, con il documentario di Jorge Denti “Juan Gelman y otras cuestiones”, sulla figura del noto poeta, scrittore e giornalista argentino. Dalle ore 18.45 alle 21.45, i documentari “Entre el fuego y el agua”, sulla sostenibilità ecologica di Città del Messico, e “Barrio de Las Caleras”, sullo sviluppo e decadenza di un villaggio argentino. Seguiranno: alle 21.50 il cortometraggio drammatico “Territorio enemigo”, per la sezione Salón España, e alle 22.00 i “corti” del guatemalteco Julio Ponce Palmieri.

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Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, promosso dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia), proseguirà poi fino all’1 novembre.
Tutte le principali opere nella sala cinema sono con traduzione simultanea, mentre quelle in video nella Sala Birri sono in versione originale (diverse delle quali sottotitolate in inglese).