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Il programma di lunedi' 24 ottobre: proiezioni dalle ore 9.00

Film in concorso, “Contemporanea”, “Cooperando” e la cucina latina
Retrospettive su Jaime Humberto Hermosillo (Messico) e Raúl Ruiz (Cile)

doc ita Il programma di lunedi' 24: proiezioni dalle ore 9.00

Prosegue a Trieste il 26° Festival del Cinema Latino Americano: lunedì 24 ottobre, al Teatro Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3), iniziano i film in concorso, che domineranno l’intera giornata, affiancati dalle sezioni “Contemporanea” (con titoli in concorso e fuori concorso), “Cooperando” (realizzata in collaborazione con il Festival di Florianopolis, in Brasile), una sulla cucina latino americana, e dalle retrospettive sul regista messicano Jaime Humberto Hermosillo (presente a Trieste), e sul regista cileno Raúl Ruiz.

Le proiezioni inizieranno alle ore 9.00, nella Sala Birri, per proseguire fino a mezzanotte. I film in concorso nella Sala Cinema inizieranno invece alle ore 11, con il film drammatico boliviano “Gud bisnes”, di Tonchy Antezana, regista, docente e critico di trentennale esperienza: degli avventori di un locale, immersi nei loro problemi personali, divengono ostaggi di quattro delinquenti, che li usano per sfuggire all'arresto della polizia. (Il film verrà replicato alle ore 22.00). Seguirà alle ore 12.30, fuori concorso, la coproduzione italo-argentina “Doblemente grande. Homenaje a Pepe Biondi”, di Juan Carlos Gnocchini: un omaggio a Pepe Biondi, uno dei più importanti comici della televisione latinoamericana, scomparso nel 1975, con varie testimonianze e spezzoni delle sue celebri gags.

I film in concorso riprenderanno alle 15.30, con il drammatico peruviano “La vigilia”, del regista, scrittore e docente Augusto Tamayo, già presente in vari Festival e premi internazionali. La vita di un intellettuale, sempre immerso nell'astrattezza dei libri, viene sconvolta dall'arrivo di una donna ricercata da un gruppo di delinquenti, che lo obbliga ad entrare in una realtà a lui sconosciuta e che li coinvolge.

Alle 18.00, in concorso, il cileno “Perro muerto”, primo (ma già premiato) lungometraggio di Camillo Becerra. Protagonista una giovane mamma, che vive sola con il suo bambino: sfrattata da casa, dovrà scegliere se occuparsi del figlio o continuare la vita da adolescente alla quale fino a allora si aggrappava.

Alle ore 20.00, per la retrospettiva sul regista messicano Jaime Humberto Hermosillo (presente in sala), viene presentato “La pasión según Berenice”, del 1975. Opera di successo e della piena maturità del regista, sviluppa il tema del desiderio e dell’impossibilità di realizzarlo, partendo dalla relazione perversa fra una giovane e la sua madrina, e l'apparizione di un uomo nella vita della giovane.

Alle 22.00, la replica del film boliviano in concorso del mattino, “Gud bisnis”.

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Per le opere in programma nella Sala Birri del Teatro Miela, dalle ore 9 in poi vari titoli in concorso e fuori concorso per la Sezione “Contemporanea”, dedicata produzioni recenti che presentano vari aspetti della cultura latino americana; la sezione “Il cinema racconta la cucina latinoamericana”, e “Cooperando”, con corti e film presentati in collaborazione con il Festival di Florianópolis, in Brasile.

Tra i titoli nella Sala Birri, da segnalare in concorso per la sezione “Contemporanea”: alle 13.15 il cortometraggio portoricano “15 años y un día”, di Vivian Bruckman, che -ispirato a una storia vera- pone il dubbio se la giustizia applicata all'abuso sessuale sui poveri sia esercitata con equità, e alle 15.30 l'argentino “El provocador, primeiro filme en portuñol” di Silvia Maturana, Marcel Gonnet Wainmayer e Pablo Navarro Espejo: durante la dittatura militare argentina un gruppo di giovani militanti decide di studiare teatro, come opportunità per continuare l'attività politica.

Infine, per la retrospettiva sul regista cileno Raúl Ruiz, alle ore 20: “El realismo socialista”, del 1973, riflessione critica sui processi di maturazione e cambiamento politico, e alle ore 21 la prima parte del film “Cofralandes”, del 2002, viaggio semidocumentaristico in un paese immaginario, in cui il Cile viene mostrato dal punto di vista di tre stranieri, mentre una macchina da presa li segue silenziosa.

 

pubblicato il: 24 ottobre 2011

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Festival del Cinema Latino Americano di Trieste - XXVI edizione - dal 22 al 30 ottobre 2011

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