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Premio 'Unione Latina' al documentario "Laberinto Verde" di Abel Kavanagh (Bolivia, Perù, Francia)

Menzione speciale al documentario:
Homero Manzi, un poeta en la tormenta” di Eduardo Spagnuolo (Argentina)

Premio assegnato dalla giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito

doc ita Premio ‘Unione Latina’ al documentario “Laberinto Verde”

Il documentario “Laberinto verde”, di Abel Kavanagh (Bolivia, Perù, Francia, 2011) è il vincitore del Premio Unione Latina al 26° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, tenutosi dal 22 al 30 ottobre 2011. Il documentario illustra il tema della cultura tradizionale e della coltivazione della coca in Bolivia, demistificando la confusione creatasi con la droga da essa derivata, cioè la cocaina.

Il Premio è stato assegnato da una giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, coordinata da Alessandro Melioli, del Dipartimento Audiovisivi dell’Unione Latina.

La giuria ha assegnato anche una menzione speciale al film “Homero Manzi, un poeta en la tormenta” di Eduardo Spagnuolo (Argentina, 2011), sulla vita e l'opera del grande poeta argentino, autore anche di famosi tanghi.

Dal 2001 l’Unione Latina, organizzazione internazionale con sede a Parigi, conferisce durante il Festival di Trieste un Premio alla migliore opera a carattere storico. Il riconoscimento si iscrive nella politica culturale multilaterale di questa organizzazione, con lo scopo di tutelare e promuovere la storia, la memoria e la cultura latina del continente latino-americano. L’Unione Latina è stata fondata nel 1954; presente in quattro continenti, riunisce oggi 40 Stati, tra membri e osservatori.

Per l’assegnazione del Premio, la giuria di studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico ha visionato una decina di opere di taglio documentaristico, selezionate tra le diverse Sezioni del Festival di Trieste.

Il Premio Unione Latina alla migliore opera a carattere storico è stato attribuito al documentario “Laberinto verde”, di Abel Kavanagh “per la sua capacità di trattare una tematica storica, la coltivazione della foglia di coca, che resta attuale ancora oggi e per la sua obiettività nel parlare di questo argomento. Inoltre questo documentario riflette efficacemente l’importanza della cultura della coca in Bolivia come tradizione e sostegno dell’economia nazionale”.

La menzione speciale è stata invece attribuita al documentario argentino “Homero Manzi, un poeta en la tormenta”, di Eduardo Spagnuolo, “per la contestualizzazione politica e sociale della storia, per la narrazione in prima persona del protagonista e per la presenza del suo lavoro, poesia e narrativa, durante tutto il film. Infine per la dinamicità della narrazione e la capacità di ricostruire anche la storia dell’Argentina”


Informazioni ed approfondimenti:
sull’Unione Latina, sul sito web dell’ente: www.unilat.org
sul Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico: www.uwcad.it

 

pubblicato il: 29 ottobre 2011

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Festival del Cinema Latino Americano di Trieste - XXVI edizione - dal 22 al 30 ottobre 2011

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