Cinema Teatro Miela  
Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - Trieste  
promosso da APCLAI  
Direzione del Festival: Rodrigo Diaz  

4 novembre 2007

programmazione di lunedì 5 novembre

Programma lunedì 5 novembre.pdf Programma lunedì 5 novembre.doc


Film in concorso, omaggi a Joaquim Pedro de Andrade, al cinema messicano, documentari su temi politici ed etnografici.

Prosegue a Trieste il XXII Festival del Cinema Latino Americano. Lunedì (5 novembre), al Teatro Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi 3), la programmazione sarà quasi interamente dedicata ai film in concorso, più degli omaggi al cinema messicano degli anni ’60, al regista brasiliano Joaquim Pedro de Andrade, e a dei documentari su temi politici ed etnografici nella sala video.
Le proiezioni dei film in concorso (tutti con traduzione simultanea in italiano) inizieranno alle 11.00 del mattino, con “El cayo de la muerte”, di Wolney Oliveira, una coproduzione brasiliana- cubano-spagnola: nella Cuba pre-rivoluzionaria un ragazzo sogna di diventate un regista cinematografico. La sua famiglia, per ragioni politiche, dovrà rifugiarsi in un villaggio sperduto, dove però il ragazzo incontrerà il suo primo amore e riuscirà anche a realizzare il suo primo film.
Le proiezioni dei film in concorso riprenderanno alle 16.00, con la commedia “La cáscara” una coproduzione Uruguay-Argentina-Spagna del pluripremiato regista Carlos Ameglio. Ispirandosi al cinema fantastico degli anni ’40, la tragicomica vicenda narra dell’improvvisa morte di un pubblicitario che lavorava sul lancio di un nuovo prodotto, e di un suo compagno che cercherà di scoprire i pensieri e segreti del defunto, immedesimandosi in lui.
Seguirà, alle 18.00, l’argentino “Extranjera (Straniera)”, di Inés de Oliveira Cézar, vicenda drammatica liberamente ripresa dall’“Ifigenia in Aulide” di Euripide. In una zona desertica dell’Argentina una giovane adolescente scopre che il padre, sciamano del villaggio, è disposto a sacrificarla, certo di far così terminare le sventure che si abbattono sulla comunità. Nel febbraio scorso il film è stato presentato nella sezione Forum del Festival di Berlino.
Alle 20.00, un omaggio all’epoca d’oro del cinema messicano, con il film “Macario”, di Roberto Gavaldón, del 1960. In versione originale sottotitolata in inglese, è la storia dai tratti fantastici di un umile indigeno che incontra la morte, facendosela amica, e che riesce poi a curare i malati con un farmaco magico, finche la Chiesa lo accusa di stregoneria. Direttore di fotografia è il grande Gabriel Figueroa, maestro del genere, mentre il regista Roberto Gavaldón ha firmato alcune delle migliori opere del cinema messicano.
La serata si concluderà alle 22.00, con la replica del film in concorso (già presentato il mattino) “El cayo de la muerte”, con traduzione simultanea nella sala cinema.

Le proiezioni video in versione originale, nella “Sala Birri” del Teatro Miela, inizieranno invece alle 10.00 del mattino. Aprirà il cileno “Abyali”, di Matías Pablo Saccomanno, sull’impegno di un gruppo di musicisti del Camerun che intendono rilanciare l’uso delle percussioni tradizionali. Seguirà, alle 11.45 il documentario “Chile Mexicano”,  di Alejandra Fritis, sul consolidato Festival di gemellaggio artistico-musicale tra Cile e Messico che si tiene nella città cilena di Chanco.
Le proiezioni video riprenderanno alle 14.30 con dei documentari della Sezione Videoamerica. S’inizia con “Aché to, ceiba”, della televisione cubana, un omaggio alla natura e alle tradizioni popolari sorte attorno all’albero della ceiba. Alle 15.00 “Sueños compartidos (Sogni condivisi)”, di Edgardo Cabeza, sull’impegno politico e civile in Argentina delle Madri di Plaza de Mayo (sottotitolato in italiano), seguito da “Los últimos zapatistas (Gli ultimi zapatisti)”, di Francesco Taboada Tabone, e “La matinée”, di Sebastián Bednarik (entrambi sottotitolati in inglese).
Dalle 19.00 in poi due opere (entrambe sottotitolati in inglese) del grande regista brasiliano Joaquim Pedro de Andrade: il pluripremiato “Os inconfidentes (La congiura)”, del 1972, su una fallita rivolta nel 1700 contro l’autorità coloniale, e “O padre e a moça  (Il prete e la ragazza)”, del 1965, su un prete e l’unica donna rimasta in un villaggio, che vivono un amore proibito.
Ultima proiezione alle 22.30, per il secondo omaggio della giornata all’epoca d’oro del cinema messicano, con “Yanco”, applaudita opera prima di Servando González, realizzata come produzione indipendente del 1961.

Ufficio stampa: Maurizio Bekar
Via Pauliana, 10 - 34134 Trieste
tel. 040.421591 - fax. 02.700.406.766
contact: info.bekar.net@gmail.com
www.bekar.net
Sito realizzato da HTML Planet

Il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano è promosso dall’Associazione di Promozione Sociale APCLAI - www.apclai.org - Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia - Via Massari, 3/14 - 30175 Venezia - C.F. 90026100272
Tel. +39 041.5382371 - Cell. +39 347.236.45.35
Email apclai@yahoo.it - Iscrizione Newsletter - Privacy policy - Impostazioni cookie