Cinema Teatro Miela  
Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - Trieste  
promosso da APCLAI  
Direzione del Festival: Rodrigo Diaz  

10 novembre 2007

I VINCITORI del festival
E IL PROGRAMMA DI DOMENICA 11 NOVEMBRE

I vincitori del Festivali.pdf I vincitori del Festivali.doc


(una selezione dei film vincitori, Buñuel, Gardel, García Marquez, Serrat...)

TRIESTE – E’ il film “Suspiros del corazón”, dell’argentino Enrique Gabriel, il vincitore del Primo Premio come Miglior film al XXII Festival del Cinema Latino Americano di Trieste. Si accompagna al Premio Speciale della Giuria al messicano “Dos abrazos”, di Enrique Begné (film premiato anche per la Miglior Fotografia), al Premio per la Regia al cileno Luis Vera, per “Fiestapatria”, a quello per la Miglior Sceneggiatura al brasiliano Wolney Oliveira, per il film “El cayo de la muerte”. Il Premio per la Miglior Interpretazione è stato invece assegnato a Paulina Urrutia, protagonista del cileno “Tendida mirando las estrellas”, di Andres Racz (una curiosità: nota ed apprezzata attrice, nei mesi scorsi Paulina Urrutia è divenuta Ministro della Cultura del Cile).

Sono questi alcuni dei principali premi assegnati dal Festival di Trieste, la più vasta rassegna europea di cinema e produzioni audiovisive latino americane. Il Festival ha anche attribuito il Premio “Salvador Allende” al grande regista cileno Miguel Littín, presente a Trieste come Presidente della Giuria, a riconoscimento del suo quarantennale impegno nel riscatto dell’identità e della storia dei popoli latinoamericani, e il “Premio Oriundi” al regista Gabriele Zucchelli, per il riscatto della memoria dell’emigrazione italiana in America Latina, realizzato con il documentario su Quirino Cristiani, emigrato italiano e dimenticato pioniere del cinema d’animazione.

La premiazione si è svolta stasera (sabato 10 novembre, alle 20.30) al Teatro Miela, che ha ospitato la rassegna promossa dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia), con il supporto di varie istituzioni italiane e latino americane. Alla cerimonia, condotta dal Direttore del Festival, Rodrigo Diaz, sono intervenuti rappresentanti del mondo diplomatico e istituzionale, tra i quali l'Ambasciatore Paolo Bruni, Segretario Generale dell’IILA (Istituto Italo-Latino Americano, di Roma), e Alessandro Melioli, Direttore del Dipartimento Audiovisivi dell’Unione Latina, organizzazione culturale internazionale con sede a Parigi.

Il Festival, che ha presentato a Trieste quasi 200 opere, tra film, documentari ed audiovisivi, è stato patrocinato dall’Unione Latina, l’Istituto Italo-Latino Americano, il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori dell’Università di Trieste, ed è stato realizzato con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Provincia e del Comune di Trieste e di Promotrieste.

La manifestazione proseguirà ancora domenica [11 novembre] al Teatro Miela, dalle 10.00 del mattino fino a mezzanotte, con le repliche di alcuni dei film premiati (con traduzione simultanea in cuffia); nella sala video varie altre opere, tra le quali due film con la sceneggiatura di Gabriel García Marquez, due film musicali con il “re del tango” Carlos Gardel, un concerto in Cile nel 1990 del cantautore catalano Joan Manuel Serrat, per festeggiare il ritorno della democrazia nel Paese.

Più nel dettaglio:
la Giuria del XXII Festival del Cine Latino Americano di Trieste, composta dal regista Miguel Littin (Presidente), dal produttore spagnolo Luis Reneses, dal regista e produttore argentino Miguel Mato, dal regista e produttore italiani Gian Vittorio Baldi, e dall’artista brasiliano Fernando Pimenta, dopo aver visionato i tredici film in concorso, ha conferito all’unanimità i premi con le seguenti motivazioni:

- Premio “Città di Trieste” al Miglior film a: “Suspiros del corazón”, di Enrique Gabriel (Argentina/Spagna, 2006), dove “fantasia, immaginazione, sentimenti e grande umanità sono le caratteristiche di questo film, che attraverso il riscatto della cultura popolare narra la vita di personaggi che sopravvivono al mondo moderno”

- Premio Speciale della Giuria a “Dos abrazos”, di Enrique Begné (Messico, 2006), “perché con grande verità e trasparenza racconta le separazioni e gli incontri di due giovani che abitano una società sommersa dalla solitudine”

- Premio Miglior Regia a Luis Vera per “Fiestapatria” (Cile, 2007), “coraggiosa narrazione contro le false apparenze che attraverso grandi pennellate rivela la realtà di una società ferita, che disperatamente cerca la sua verità”

- Premio alla Migliore Sceneggiatura a Wolney Oliveira, per il film: “El cayo de la muerte” (Brasile/Cuba/Spagna, 2006), “per la sua narrativa dove si riflettono le ambiguità e i sogni di una generazione che aspira a la costruzione di una utopia”

- Premio alla Migliore Interpretazione a Paulina Urrutia, protagonista del film “Tendida mirando las estrellas”, di Andres Racz (Cile, 2006) “per l’intensa e profonda interpretazione di una giovane donna, segnata dal destino e dalle circostanze di una società ingiusta e perversa”.

La Giuria per la Sezione Colonna Sonora, coordinata dal Maestro Silvo Donati, ha assegnato il Premio a Osvaldo Montes, autore delle musiche del film "Suspiros del corazón", di Enrique Gabriel (Argentina/Spagna, 2006), “per la capacità di aver fuso musica e immagini in un'unica entità, per aver armonizzato la parte visuale con una musica in perfetto accordo col contenuto delle immagini e intramezzata nei momenti di maggiore coinvolgimento emotivo. In questo modo, e grazie a un sapiente gioco di scambi e alternanze tra chitarra,violino e pianoforte, le musiche hanno contribuito a rendere esilarante, spassosa e divertente la fruizione del film, enfatizzandone l'essenza comico-romantica”.

La Giuria per la Sezione Fotografia, coordinata da Francesco Romagnoli, ha assegnato il Premio a “Dos abrazos” di Enrique Begné (Messico, 2007), in quanto "Il film utilizza una tecnica fotografica in grado di tradurre in immagini le emozioni che la storia vuole suscitare.... La scelta delle immagini presenta volutamente una città come luogo dell'anima, senza precise connotazioni geografiche, facendole assumere significati universali”.

La Giuria del Premio Unione Latina ha assegnato ex-aequo il Premio ai documentari “Emiterio” di Diego Seppi e José Tabarelli (Argentina, 2005, dur. 30’) e “Tambogrande” di Ernesto Cabellos Damián e Stephanie Boyd (Perù, 2007, dur. 85’) “perché entrambi riflettono direttamente elementi della cultura e della realtà latino-americane, così come problemi sociali che spesso non sono denunciati al resto del mondo. “Emiterio” ha il pregio, artisticamente, di raccontare la storia del popolo aborigeno tramite una bella fotografia. Questo documentario ha il merito di essere stato realizzato da studenti universitari. “Tambogrande” per l’eccezionale lavoro d’investigazione, testimoniato da una buona regia e da immagini efficaci che ci mostrano gli abusi delle multinazionali”.
La Giuria per la Sezione Video e Televisione, ha assegnato il Premio Videoamerica a “La palomilla salvaje” di Gustavo Gamou (Messico, 2006, 53’) “per dare rilevanza alla solidarietà esistente tra i personaggi. Solidarietà che li fa così profondamente umani. Per l'uso di un linguaggio spontaneo, che rende lo sviluppo della narrazione cinematografica, e non televisiva. Per riuscire a comunicare un messaggio profondo allo spettatore: l'uomo non si vede dalle volte che cade, ma da quelle che si rialza”.

Il Festival ha assegnato inoltre il Premio “Oriundi, Italia In America Latina”, dedicato ai cineasti latinoamericani d’origine italiana, a Gabriele Zucchelli, regista del documentario: “Quirino Cristiani. Il mistero dei primi lungometraggi animati” (Italia/Argentina 2007, dur. 88’), che riscopre la storia di Quirino Cristiani, emigrato italiano, dimenticato pioniere e vero fondatore del cinema d’animazione.

Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste ha infine assegnato il Premio “Salvador Allende” al regista cileno Miguel Littín, autore di varie pietre miliari della cinematografia latino americana, a riconoscimento del suo quarantennale impegno artistico e sociale nella difesa dei diritti e della dignità dell’uomo, della cultura e dell’identità dei popoli latinoamericani.

La programmazione di domenica 11 nella Sala Cinema del Teatro Miela prevede:

alle ore 11.00, in versione originale, “Simón del desierto” di Luis Buñuel, del 1964, per la rassegna sull’epoca d’oro del cinema messicano. Il pomeriggio e sera (tutti con traduzione simultanea in cuffia): alle 16.00 “Dos abrazos”, di Enrique Begné, alle 18.00 “Tendida mirando las estrellas”, di Andres Racz, alle 20.00 “El cayo de la muerte” di Wolney Oliveira e alle 22.00 “Suspiros del corazón” di Enrique Gabriel.

La programmazione nella sala video (tutta in versione origina) inizierà invece alle 10.00 del mattino, con il film con il “re del tango” Carlos Gardel, “Cuesta abajo”, del 1934, seguito da una serie di cortometraggi della Scuola di Cinema dell’ENERC e da “corti” spagnoli. Alle 15.00 il film “Tiempo de morir”, con sceneggiatura di Gabriel García Marquez, nella prima versione del 1966, con la regia di Arturo Ripstein, mentre alle 22.15 sarà proposto nella successiva versione del 1985, per la regia di Jorge Ali Triana.
Alle 16.45 un altro omaggio a Carlos Gardel, con “Et tango en Broadway”, del 1935, alle 18.30 il film-concerto “Por fin, Serrat”, tenuto nel 1990 dal grande cantautore Joan Manuel Serrat nello Stadio nazionale di Santiago, per festeggiare il ritorno della democrazia in Cile. Alle 21.00, per i documentari musicali, il messicano “Cuatro labios”, di Carlos Marcovich, del 2006.

Il Festival del Cinema Latino Americano tornerà poi a Trieste, per la sua XXIII edizione, nel novembre del 2008.

 

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