Cinema Teatro Miela  
Piazza Duca degli Abruzzi, 3 - Trieste  
promosso da APCLAI  
Direzione del Festival: Rodrigo Diaz  

9 novembre 2007

Mostra fotografica
“La Habana que he conocido”, di Marisa Ulcigrai

Mostra fotografica di Marisa Ulcigrai.pdf Mostra fotografica di Marisa Ulcigrai.doc


Visita alla mostra: sabato 10 novembre, alle ore 18.00
(visitabile fino a domenica 11 novembre)

Presso il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, in corso al Teatro Miela, fino all’11 novembre è visitabile la mostra fotografica La Habana que he conocido, di Marisa Ulcigrai, a cura di Rodrigo Diaz. Sabato 10 novembre, alle ore 18.00, si terrà una vista guidata alla mostra, con l’intervento dell’autrice.
Le immagini presentate appartengono alla mostra Fidel, una isla, un sueño presentata la scorsa estate al Festival Latino Americano, al Forum d’Assago di Milano, sono state riprese nel dicembre 2006, durante un periodo trascorso nella città-simbolo dell’isola di Fidel Castro. L’autrice infatti è rimasta all’Avana durante tutto il mese di dicembre per fotografare i festeggiamenti per gli 80 anni di Fidel Castro e l’anniversario dello sbarco del Granma; ma ha voluto anche uscire dal circuito ufficiale delle celebrazioni, per indagare sulla strade e nelle case e documentare da vicino come il popolo cubano vive la contemporaneità di un’isola così affascinante e contraddittoria.
Le sue foto sono state pubblicate sul giornale Granma internacional del dicembre 2006.

mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (1)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (1)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (2)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (2)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (3)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (3)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (4)
mostra fotografica di Marisa Ulcigrai (4)

Marisa Ulcigrai si occupa di cinema e fotografia alternando la sua professione di fotografa a quella di docente.
Fra i suoi reportage a sfondo sociale va ricordato il lavoro del 1991 a Coney Island (New York), dove analizza, attraverso lo studio dei corpi e dei movimenti, il vissuto e le relazioni delle persone che popolano quelle spiagge. Un reportage narrativo, con immagini che rientrano nella tradizione della fotografia di strada con l’aggiunta di un colore secco e deciso. Caratteristiche queste che resteranno poi  fedeli a tutti i suoi lavori futuri.
Nel 1994 espone "Ricordando Federico", una rappresentazione fotografica che dedica al grande regista Federico Fellini, ad un anno della sua scomparsa, e a tutto il “popolo del cinema” in generale.

Nel 1998 viene invitata a partecipare alla mostra collettiva itinerante “TRIESTE DEI MANICOMI -antologia precaria di un cambiamento epocale- diciannove fotografi raccontano-“ che segue e documenta, sia all’interno che all’esterno dell’ex ospedale psichiatrico, il percorso rivoluzionario dell’esperienza di Franco Basaglia.

La mostra personale Cinema e fotografia, nell’ambito della manifestazione Triestèfotografia (settembre 2005), è invece un viaggio nel mondo del cinema d’autore: una serie di ritratti per ripensare all’identità di un cinema specificatamente europeo.

Nel suo libro fotografico Les enfants d’Arafat (2006), racconta con immagini forti e significative, del popolo palestinese a Parigi e le emozioni che accompagnano la scomparsa di un leader (Arafat) e la nascita di un mito.
Sensibile alla possibilità dell’individuazione di uno specifico femminile in campo fotografico ed artistico in generale, da anni si confronta su queste tematiche: tiene corsi, seminari e workshop di fotografia presso istituzioni ed enti e nel luglio del 2007 espone il lavoro di ricerca degli ultimi due anni con un gruppo di donne  nel trittico di mostre fotografiche “Ritratto e autoritratto” dedicato appunto alla creatività femminile in ambito fotografico. E’ curatrice anche dell’omonimo catalogo della mostra che illustra sia il percorso artistico che quello didattico intrapresi.

L’ultimo suo lavoro si colloca all’interno della manifestazione “Public art a Trieste e dintorni” (ottobre 2007) organizzata dal Gruppo 78, dove partecipa con il “Manifesto d’artista (immagini d’arte al posto di placati pubblicitari) Corpi -. Londra 2001”: la gigantografia dell’immagine di un corpo che appartiene ad un lavoro molto più ampio di ricerca personale sui gesti e la figura umana.

E’ membro dell’Associazione per lo studio della fotografia in Italia (Università di Bologna, Prato, Archivio Fotografico Toscano), dell’associazione Fotografia & Informazione (Associazione Italiana Giornalisti dell’Immagine).

Ha frequentato l’International Center di New York, l’Atelier Video presso il Centro Pompidou di Parigi ed è laureata in Storia del Cinema.
Ha esposto in Italia, Francia, Austria, Germania, ma vive ed opera principalmente a Trieste.

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