home
creation&design>alejandro ventura

Intervista a Juan Carlos Carrasco

L'avarizia, primogenita dell'essere umano.

Santos Peregrinos , «commedia satirica e di umore nero» finanziata completamente da privati senza alcun intervento del governo messicano.

di Sabatino Annecchiarico

Sabalatino@libero.it

A cosa si è ispirato per fare quest'opera?

La prima cosa che voglio dire è che Santos Peregrinos , che non ha ricevuto nessun aiuto dal governo messicano, è stata realizzato con amici come fosse una barzelletta messicana. Detto ciò, dirò che sono stato ispirato dai miei vicini di casa. Sono cresciuto in un quartiere popolare e povero di Città del Messico e un giorno, parlando con mia moglie, mi venne in mente di raccontare chi fossero i miei vicini, in quanto parte della società, facendone una caricatura. Vedendo l'avarizia che esiste naturalmente tra le persone, decisi con Santos Peregrinos di mettergli in mano l'oggetto del desiderio e di vedere quale sarebbe stata la loro reazione. A questo aggiunsi un fattore importante, molto provocatorio e fortemente sottolineato nell'opera: presentare un ipotetico Emiliano Zapata corrotto, come se fosse uno degli attuali politici del Messico. Per questo motivo ho iniziato il film con la caricatura di Zapata che consegna ad una donna qualcosa di valore, ottenuto con qualche sotterfugio, prima di entrare nel villaggio di Chinameca, dove fu ammazzato.

Quanto tempo ha impiegato a fare questo film?

Da quando iniziai a scrivere la sceneggiatura fino a quando terminai di girare il film passò un anno e mezzo. In fondo, la realizzazione fu semplice e relativamente rapida.

Si è sempre dedicato a questo?

No, prima mi occupavo di pubblicità televisiva. Ma arrivai ad un punto della mia vita nel quale non mi sentivo più felice rispetto a quel che facevo e decisi di cambiare cammino soprattutto perché stavo studiando cinema e volevo fare del cinema. In base a questa decisione mi misi a scrivere la sceneggiatura ed eccomi qui con Santos Peregrinos .

Quale fu la reazione del pubblico messicano a quest'opera?

Questo film fu presentato come una commedia commerciale in Messico. Nel mese di novembre dell'anno passato fu proiettata e si può dire che andò molto bene dato che la videro quasi 500 mila spettatori, niente male per essere una produzione indipendente e considerando che la media è tra le 350 - 400 mila persone. Questo è un ottimo risultato per il cinema latinoamericano. Adesso ha una distribuzione negli Stati Uniti nonostante si stia movendo molto lentamente con solo 5 copie che girano di paesino in paesino. Ma è lì: da 7 settimane e continua a muoversi. Tra l'altro sto cercando di distribuirlo anche in Argentina, Cile e Colombia da dicembre.

Come arrivò al festival di Trieste?

Una responsabile in Messico, che si occupa di contattare i festival cinematografici nel mondo, ci indicò il festival del cinema latinoamericano di Trieste. Appena venimmo a conoscenza di questo festival controllammo le sue caratteristiche e, dato il suo livello, fui molto felice che la mia opera fosse accettata.

Come definirebbe Santos Peregrinos ?

Santos Peregrinos è un film disimpegnato, di umore nero che gioca con la telecamera movendola intorno ai personaggi che a loro volta si muovono sulla scena. È commerciale anche se le mie intenzioni sono artistiche.

E il suo futuro?

Spero di poter chiudere la trattativa per portarlo in tutto il Sud America prima di iniziare il mio prossimo film di cui ho già pronta la sceneggiatura; quest'ultimo lo inizierò a girare tra aprile e maggio del 2006. Diceva Juan Manuel Serrat che «il cinema è un fenomeno collettivo che si gode sempre con la sala piena» e questo è il futuro che auguro a Santos Peregrinos .

Si può anticipare qualcosa del nuovo film?

Si, certo. Si chiama La nueva película de Robert Redford . È una commedia colma di intrecci, dove si muovono degli imbroglioni.

In Santos Pelegrinos l'avarizia è messa al centro della trama. È possibile immaginare una società dove l'avarizia non venga ad occupare quel ruolo che lei le assegna nel suo film?

Per quel che so io è molto difficile che esista una società senza avarizia: questa è la primogenita dell'essere umano e fu descritta già nella tragedia greca.

tradotto da Anush Hamzehian

 

intervista a Manuel Basoalto

Intervista a Juan Carlos Carrasco

Intervista a Julio Iammarino

Intervista a Jorge De Bernardi

Entrevista a Ramirez García

Entrevista a Fabio Veneri