home
creation&design>alejandro ventura

Concorso

 

Negocios son negocios

Regista: Jorge V. De Bernardi
Nazione: Rep. Dominicana
Sceneggiatura: Federico Lariño
Fotografia: Juan Hernandez
Montaggio: Lucas Nolla
Musica: Amauri Sanchez
Suono: Eric Taveras
Scenografia: Sahira Ramirez
Interpreti: Irving Alaberti, Nuryn Sanlley, Karina Larrauri, Luis José Germán,Cuquin Victoria, Ivonne Beras-Goico, Franklin Dominguez
Anno: 2004

Durata: 94'

Produzione: La Matriz

Sinossi

La storia si incentra sulla figura di Monchi Ventura, un giovane di 30 anni che ha un approccio molto ottimista alla vita.

Un giorno un amico lo avvisa di un'offerta di lavoro come impiegato in una prestigiosa banca.

Il caso vuole che proprio il giorno in cui si presenta Monchi si dimetta il Direttore della filiale. Per un equivoco Monchi viene confuso con il nuovo dirigente e si ritrova quindi ad occupare un posto di grande responsabilità e potere.

La vita gli riserverà altre sorprese dalle quali dovrà difendersi prima di riuscire a trarre dalla sua avventura una lezione di vita.

 

Jorge Victorio De Bernardi

Buenos Aires, Argentina, 1969

Studia teatro a Buenos Aires e comincia a lavorare come assistente di produzione e regia per documetari, spot, video clip.

Nel 1991 si trasferisce a Roma lavorando nella MABJ Cinematografica.

Dal 1994 lavora come assistente alla regia a Buenos Aires , Madrid , Barcelona , Atenas, Moscú , Milano , Bucarest .

Con il cortometraggio "Vivir en Nueva Yor" (1998) riceve numerose menzioni e premi.

Dal 2001 vive a Madrid e lavora per la casa di produzione cinematografica BUS s.l.

Negocios son Negocios è il suo primo lungometraggio.

 

 

TITOLO: La suerte está echada

Regista: Sebastian Borenzstein

Nazione: Argentina

Sceneggiatura: Sebastian Borenzstein

Fotografia: Sepe Zayas

Montaggio: Miguel Perez, Maxi Ezzaoui

Musica: Alejandro Lerner

Suono: Omar Jadur

Scenografia: Valeria Ambrosio

Interpreti: Gaston Pauls, Marcelo Mazzarello, José Gallardou, Alejandro Awada

Anno: 2004

Durata: 97'

Produzione: Patagonik Film Group

Sinossi

Una commedia sulla fortuna, sul destino, sugli affetti, su incontri e separazioni attraverso la storia di due fratellastri molto diversi tra loro. Dopo aver vissuto molti anni lontani si riuniscono per l'unica cosa che hanno in comune: il padre a cui rimane poco tempo da vivere. La particolare richiesta che lui fa loro diventa motivo di scontro-incontro.

 

Sebastian Borenzstein

Riconosciuto autore e regista televisivo, ha realizzato programmi meritevoli di vari premi.

Tra le serie più premiate ricordiamo "TiempoFinal" (Telefe, 2002-2003), per cui ottenne, tra gli altri, il Premio Martín Fierro 2002 al miglior regista.

"El garante", una miniserie thriller con Leonardo Sbaraglia e Lito Cruz (Canal 9, 1997) fu premiata con 4 Premi Martín Fierro: Miglior Regista, Miglior Autore (Sebastián Borenzstein), Miglior Attore Protagonista (Leonardo Sbaraglia) e Miglior Programma.

"Good Show", serie umoristica con Tato Bores (Canal 13, 1993), ottenne 5 Martín Fierro.

Diresse anche "Tato de America" (America, 1992) per cui vinse un Martín Fierro per la regia e due volte il prestigioso Premio Argentores.

 

 

TITOLO: Feminices

Regista: Domingos Oliveira

Nazione: Brasile

Sceneggiatura: Domingos Oliveira

Fotografia: Dib Lutif

Montaggio: Natara Ney

Suono: Pedro Moreira

Interpreti: Priscilla Rozenbaum, Dedina Bernadelli, Baca Mourthé, Clarice Niskie,

Domingos Oliveira

Scenografia: Tania Chueke

Anno: 2005

Durata: 72'

Produzione: Teatro Ilustre

Sinossi

Q uattro coraggiose attrici lavorano per indagare il comportamento delle donne nell'intimità e sono alla ricerca di un regista che le guidi.

Ma non sanno che una volta trovato il regista lui trasformerà il lavoro teatrale in un documentario cinematografico, un documentario-confessionale sul comportamento femminile e sulla femminilità.

 

Domingos Oliveira

Rio de Janeiro, 1936.

Ha studiato ingegneria ma non ha mai esercitato la professione.

Dopo aver diretto alcuni lavori di teatro amatoriale è passato a scrivere e dirigere nel cinema, iniziando il suo percorso con "Todas as Mulheres do Mundo" (1967), che tra gli interpreti annoverava la musa Leila Diniz. Successivamente girò "Edu, Coração de Ouro" (1968), "As Duas Faces da Moeda" (1969), e, più recentemente, "Amores" (1998) e "Separações" (2002), basati sulle sue opere teatrali.

 

 

TITOLO: Tatuado

Regista: Eduardo Raspo

Nazione: Argentina

Sceneggiatura: Eduardo Raspo, Enrique Cortes

Fotografia: Marcelo Iaccarino

Montaggio: Mario Pavez

Musica: Daniel Melero

Suono: Giusti, Caparros, Guerra

Scenografia: Paula Panini

Interpreti: Nahuel Perez Biscayart, Luis Ziembrowski, Jimena Anganuzzi

Anno: 2005

Durata: 82'

Produzione: Barakacine

Sinossi

Paco ha uno strano tatuaggio sull'avambraccio. Si tratta dell'ultimo messaggio lasciatogli da sua madre prima che una malattia terminale la portasse via quando lui aveva solo due anni. La ricerca di quel legame spezzato porterà Paco e suo padre Alvaro ad un paese sperduto nella pampa argentina. Così scoprirà che sua madre prima di morire se ne era andata lasciando suo padre solo prima che vedovo. La pampa sembra essere lo scenario perfetto, esuberante e vuoto, nel quale sarà impossibile per i due ritrovare altro se non i propri sentimenti.

 

Eduardo Raspo

Nato a Cordoba nel 1962, si è formato al Centro Experimental de Realización Cinematográfica.

Filmografia

Regia Video

Cie/Rock & Pop, 2001

Mujer y máscara, 1994

Nuestros parques nacionales conservan futuro, 1988

La esperanza, 1989

Charly García en el Gran Rex, 1987, Musical

Raros peinados nuevos, Bancate ese defecto e Rap de las hormigas, Videoclips di Charly García, 1987

Regia

Nubes en los ojos, 1984, Cortometraggio,16 mm

La tela de la locura, 1985, Cortometraggio, 35 mm

Geisha, 1996, 35 mm

 

 

TITOLO: Cafundó

Regista: Paulo Betti, Clovis Bueno

Nazione: Brasile

Sceneggiatura: Clovis Bueno

Fotografia: José Roberto Eliezer - ABC

Montaggio: Sérgio Mekler

Musica: André Abujamara

Suono: Márcio Câmara

Scenografia: Vera Hamburger

Interpreti: Lázaro Ramos, Leona Cavalli, Leandro Firmino, Flavio Bauraqui,

Valéria Monã, Chica Lopes, Luís Melo

Anno: 2005

Durata: 101'

Produzione: Prole de Adão & Laz Audiovisual Ltda

Sinossi

Cafundó parla della religiositá come espressione del mistero e dell'inspiegabile. È una mistura dei vari universi, linguaggi, tradizioni e fatti storici che compongono le radici brasiliane, con il loro sincretismo religioso ed incrocio di culture. Girato in bellissime località che costituiscono un patrimonio naturale e storico, nelle città di Lapa, Ponta Grossa, Paranaguá e Antonina nello stato del Paraná e a San Paolo, è un film con immagini, sceneggiatura, scenografia e costumi esuberanti.

Cafundó porta sugli schermi le follie della fede, della passione, del potere e dello spirito che hanno lasciato una profonda impronta nella formazione culturale del Brasile.

 

Paulo Betti

Laureato presso la Scuola D'Arte Drammatica della USP, è stato per sette anni professore titolare del corso di teatro della Unicamp. Attore famoso di televisione, cinema e teatro, ha ricevuto due volte il Premio Molière, tre volte il Premio APCA e tre volte il Premio Mambembe di miglior attore, cosí come il premio internazionale Distinguished Brazilian Artist Fellowship Fullbright (1992). Dirige la casa produttrice Prole De Adão e la Casa da Gávea, centro culturale con sede a Rio de Janeiro.

 

Clóvis Bueno

Attore, regista cinematografico ed assistente alla regia, scenografo, direttore artistico, costumista, autore. Ha lavorato in teatro negli anni '60 e '70 come attore, regista, scenografo e costumista. Nel 2001 ha ricevuto il Gran Premio Cinema Brasile per la Migliore Direzione Artistica per il suo lavoro nel programma televisivo infantile Castello Rá-Tim-Bum. È stato direttore artistico dei film "Giocando nei Campi del Signore" (diretto da Hector Babenco e prodotto da Saul Zaentz), "Amadeus", "Qualcuno Voló sul Nido del Cuculo", "L'Insostenibile Leggerezza dell'Essere", "Il Paziente Inglese" e "Il Bacio della Donna Ragno" (diretto da Hector Babenco, Oscar di Miglior Attore per William Hurt).

 

 

TITOLO: El Rey

Regista: Antonio Dorado

Nazione: Colombia

Sceneggiatura: Antonio Dorado

Fotografia: Juan Cristobal Cobo, Paulo Perez, Alain Hardy

Montaggio: Antonio Frutos

Musica: Lucio Godoy, Red House, Fernando Aguilar

Suono: Cesar Salazar

Scenografia: Johanns Paredes

Interpreti: F ernando Solorzano, Cristina Umaña, Olivier Pages, Marlon Moreno,

Juan Sebastian Aragon

Anno: 2004

Durata: 93'

Produzione: Eurocine Paris, Fundación Imagen Latina

Sinossi

Pedro Rey, un bandito senza lavoro, si allea con Harry, un nordamericano che lavora nei Corpi di Pace, e si ingegna a trovare il modo di raffinare la cocaina e portarla negli Stati Uniti. Il Pollo, uno scagnozzo da sempre innamorato di Blanca, la perde quando Rey la conosce e si sposa con lei. Il Compagno, un chimico militante del partito comunista, trova nella coca un'alternativa di vita quando viene licenziato da una multinazionale.

L'affare s'ingrandisce e Rey intraprende un percorso di corruzione crescente che lo porta a diventare un assassino per dimostrare il suo potere. Mosso dall'ambizione di elevare il suo status si lega a Laura, una attraente borghese che lo sfrutta. Accecato dal potere usa le persone che gli stanno intorno solo per i suoi fini.

La storia ha come sfondo la doppia morale economica e politica colombiana, la decomposizione delle utopie rivoluzionarie e l'ingerenza nordamericana all'origine del narcotraffico.

 

José Antonio Dorado Zúñiga

Dal 1990 è professore nella Escuela de Comunicación Social dell'Universidad del Valle. Ha partecipato al montaggio di 145 progetti documentari, distribuiti a livello nazionale ed internazionale. Come regista di documentari, ha realizzato 28 progetti ed ha ottenuto 26 menzioni importanti in eventi come il San Juan Cinema Festival di Porto Rico, il Festival Internacional de Cine di Bogotá, il Festival Internacional de Cine di Cartagena e la Selezione tra i migliori contributi audiovisuali latinoamericani nel II Encuentro organizzato da UNESCO e INPUT (International Public Television)

 

 

TITOLO: Santos peregrinos

Regista: Juan Carlos Carrasco

Nazione: Messico

Sceneggiatura: Juan Carlos Carrasco, José Antonio Carreón

Fotografia: Ignacio Prieto

Montaggio: Juan Pablo Cortes

Musica: Agustin Barbabosa

Suono: Ernesto Barraza, Galileo Galaz

Scenografia: Eduardo Corona

Interpreti: Carmen Salinas, Julieta Egurrola, Arturo Beristain, Isaura Espinoza,

Adal Ramones

Anno: 2004

Durata: 94'

Produzione: Tres Piedras Producciones

Sinossi

"Dai ad un gruppo di persone un oggetto di desiderio e guarda come si ammazzano tra di loro"

Il film è una fantasia postmoderna ambientata nel cuore di un sorprendente mondo sotterraneo al centro di Città del Messico, che racconta la storia di una serie di personaggi mossi dall'ambizione, capaci di tradirsi, distruggersi, uccidersi, tutto per un incomprensibile oggetto che catalizza ogni attenzione.

Juan Carlos Carrasco Aguayo

México 1970

Si è formato nel Centro Universitario de Estudios Cinematográficos CUEC-UNAM di Città del Messico.

Ha cominciato a lavorare nel cinema come fotografo.

Dirigendo il cortometraggio "Quien Te Quiera Que Te Aguante" ha scoperto di volersi dedicare a raccontare storie attraverso il grande schermo.

"Santos Peregrinos" è il suo primo lungometraggio.

 

 

TITOLO: A l otro lado

Regista: G ustavo Loza

Nazione: M essico

Sceneggiatura: Gustavo Loza

Fotografia: Geronimo Denti, Serguei Tanaka, Patrick Murguia

Montaggio: Juan Fernandez, Roberto Bolado

Musica: Hector Ruiz

Suono: Luciano Larobina, Abel G. Lanz

Scenografia: Guillermo Cossio

Interpreti: Jorge Milo, Nuria Badih, Carmen Maura, Hector Suarez,

Suauna Gonzalez

Anno: 2005

Durata: 89'

Produzione: Matatena Films

Sinossi

Tre paesi, tre culture, tre realtà diverse che servono da sfondo per raccontare la storia di tre bambini (uno messicano, uno cubano e una bambina marocchina) che condividono una stessa condizione: l'assenza del padre e la necessità di riportarlo di nuovo a casa.

La problematica della migrazione nella prospettiva di chi rimane.

 

Gustavo Loza

Cd. de México,1970.

Studia Comunicazione nella Universidad Iberoamericana.

Studia sceneggiatura cinematografica nella SOGEM ed ha ricevuto una borsa di studio da IMCINE per lavorare su alcune sceneggiature.

Nel 2001 realizza il suo primo lungometraggio intitolato "Atlético San Pancho".

Nello stesso anno fonda la casa di produzione Matatena films.

"Al otro lado", è il suo secondo lungometraggio.

 

 

TITOLO: La sombra del caminante

Regista: Ciro Guerra

Nazione: Colombia

Sceneggiatura: Ciro Guerra

Fotografia: Emanuel Rojas

Montaggio: Ricardo Cortés, Ivan Wild

Musica: Richard Cordoba

Suono: César Rojas, David Mantecón

Scenografia: Cristina Gallego

Interpreti: César Badillo, Ignacio Prieto, Inés Prieto Saravia, Lowin Allende

Anno: 2004

Durata: 89'

Produzione: Tucan Producciones Cinematograficas Ltda.

Sinossi

Mañe atraversa una difficile situazione economica. Ha perso una gamba e quindi non riesce a trovare lavoro, non può pagare l'affitto ed è oggetto dello scherno di molti.

Mentre è per la strada alla ricerca di un modo per sopravvivere conosce un personaggio inusuale, un uomo che per 500 pesos porta in spalla le persone per il centro di Bogotá. Tra di loro nascerà un strana amicizia che allevierà la vita di entrambi e darà loro un'opportunità di redenzione.

 

Ciro Guerra

Nato a Río de Oro (Colombia) nel 1981, si è formato in Cinema e Televisione alla Universidad Nacional de Colombia. A 20 anni, dopo aver realizzato quattro corti pluripremiati, scrive e dirige "La Sombra del Caminante", opera prima selezionata in più di 35 Festival di tutto il mondo e premiata a San Sebastián, Toulouse, Mar del Plata, Varsavia, Cartagena, La Habana e Santiago de Chile.

 

 

TITOLO: Garúa

Regista: Gustavo Corrado

Nazione: Argentina

Sceneggiatura: Gustavo Corrado

Fotografia: Federico Juárez

Montaggio: Mónica Gómez

Musica: Nacho Cabello

Suono: Gerardo Panero

Interpreti: Luciano Cáceres, Jean-Pierre Reguerraz, Jorge Sesán, Franco Tirri, Paola Machado, Mario Paolucci

Anno: 2005

Durata: 91'

Produzione: El Grito Producciones

Sinossi

"Garúa" è il titolo di un tango molto famoso in Argentina. La garúa è anche, in lingua spagnola, una pioggia molto leggera, quasi vapore respinto dal cielo, che sembra non toccare mai terra.

I versi del tango cantavano di un uomo solitario spinto dal vento in un paesaggio oscuro e sordido, quasi un'ombra di se stesso, un'ombra fra le ombre della notte...

"Garúa" è questo, uno stato d'animo, un'atmosfera.

"Garúa" è un tango, un viaggio autentico e sentito alla essenza di questa musica da Buenos Aires che più che una musica è un sentimento e una maniera d'essere. "Garúa" è un inno alla musa del tango, la città che vive sotto la superficie.

Franco uccide un cantante di tango ma il senso di colpa lo spinge a cercare informazioni sulla vittima. Inizia così un percorso che lo porterà nel mondo affascinante, a lui sconosciuto, dei bassifondi del tango, degli ultimi veri ed autentici artisti della Buenos Aires bohemienne.

Franco è alla ricerca della sua redenzione, la sua ossessione per il cantante morto è così grande che finisce per prendere il posto lasciato dall'artista in quello scenario.

 

Gustavo Corrado

Nasce a Quilmes, Provincia di Buenos Aires nel 1970.

Nel 1993 scrive e dirige il cortometraggio "Rita, la Pasión" (9', 16 mm) con il quale ottiene una Menzione Speciale al Festival di San Pietroburgo (Russia) ed è selezionato per il Concorso Ufficiale nel Festival Internacional de Cortometrajes de Santiago de Chile (Cile).

Nel 1995 si laurea come Regista Cinematografico nell'Universidad del Cine de Buenos Aires.

Nel 1999 scrive, produce e dirige il lungometraggio "El Armario" (77', 35 mm) con il quale ottiene il Premio alla Miglior Opera Prima e il Premio del Pubblico nel Festival del Cinema LatinoAmericano di Trieste (Italia, 2000). Ottiene, anche i premi Miglior Musica e Miglior Colonna Sonora nel Festival del Cinema Latinoamericano di Cremona (Italia, 2000) Il lancio commerciale nelle sale argentine fu nel 2001. Il film fu premiato dal Circolo Argentino dei Giornalisti dello Spettacolo come Miglior Fotografia e Rivelazione Femminile nel 2002. Inoltre, il film fu selezionato per il Concorso Ufficiale nei Festival Internazionali di San Sebastian, Biarritz, Bruxelles, La Habana, e per concorrere agli Festival Internazionali di, tra gli altri, Mosca, Rotterdam, Rio de Janeiro, Istanbul, Porto Rico, Bombai, Toulouse e Tubingen.

Nel 2005 scrive, produce e dirige "Garúa", la cui sceneggiatura è stata premiata dall'Hubert Bals Fund di Rotterdam (Olanda) nel 2000. Il film è stato premiato all'VIII Shanghai International Film Festival (Cina, 2005) ed è stato invitato alle Sezioni Ufficiali degli seguenti Festival Internazionali: Montreal, Bogotá, Rio de Janeiro, Paraty, Pinamar, Mannheim-Heidelberg, Cremona, El Cairo, Cleveland, Calcutta e Trieste.

 

 

 

TITOLO: Mujeres Infieles

Regista: Rodrigo Ortúzar

Nazione: Cile

Sceneggiatura: Walter e Marcelo Slavich

Fotografia: Juan Carlos Bustamante

Musica: Quique González

Interpreti: Lucía Jiménez, María José Prieto, Cristián Campos, María Izquierdo, Liliana Ross, Viviana Rodríguez, Francisco Pérez Bannen, Sigrid Alegría, Mateo Iribarren, Benjamín Vicuña, Remigio Remedi, Aldo Parodi

Anno: 2004

Durata: 100'

Produzione: Jazzfilms

Sinossi

Mercoledì, ore 21.00. Cecilia Ureta, la conduttrice del telegiornale più seguito del Cile, sorride alla telecamera chiudendo il programma del giorno. Le luci si spengono nello studio e Cecilia manifesta il suo odio per Mario Guzmán, suo collega ed eterno nemico sul lavoro.

Stanca di litigare con lui quotidianamente, chiede al produttore di farlo fuori dal programma e mandarlo a fare servizi senza importanza. Cecilia non sa che questa sua richiesta si trasformerà nel suo peggior incubo.

Cecilia esce in tutta fretta dagli studi: è mercoledì e come tutti i mercoledì da quattro anni sta aspettando il suo amante Alberto Risopatrón, un alto dirigente dell'emittente televisiva.

Juan Ponce, capo-squadra dei pompieri, riceve nel suo ufficio Merio Guzmán e risponde con noia alle domande del giornalista: "Qui non succede mai niente di emozionante.", ma una chiamata di intervento cambierà il corso della serata e coinvolgerà tutti..

 

Rodrigo Ortúzar

Ha seguito e terminato gli studi di cinematografia alla Sorbonne III di Parigi.

Per i suoi cortometraggi è stato premiato più volte in diversi festival europei.

Della sua filmografia ricordiamo: "La muerte de la Sirena", "Sueño de ayer" e "Dios te salve María". Ha una solida esperienza anche come regista pubblicitario; ha girato più di 300 pubblicità per i mercati di Stati Uniti, Spagna, Argentina, Colombia, Messico, Brasile, Perù, Ecuador e Cile, e per clienti come Coca Cola Company, Master Card, Chevrolet, Visa, tra gli altri.

 

 

TITOLO: Habana, Havana

Regista: Alberto Arvelo

Nazione: Venezuela/Cuba

Sceneggiatura: Carlos Diaz

Fotografia: Jhon Marquez

Montaggio: Wanadi Siso

Musica: Nascuy Linares

Suono: Stefano Gramitto

Interpreti: Eslinda Núñez, Manuel Porto, Raúl Eguren, Israel Guerra

Anno: 2004

Durata: 80'

Produzione: Cinema Sur

Sinossi

La storia di un contadino cubano di 40 anni, Salvador, che decide di fare un viaggio a la Habana per comprare un paio di scarpe alla sua unica figlia che sta per compiere nove anni.

 

Alberto Arvelo Mendoza

Regista e scrittore, nasce a Caracas nel 1966.

Nel 2003, insieme a vari cineasti Venezolani, ha fondato il movimento "Cine Átomo", intorno all'idea di produrre una cinematografia elaborata con elementi di realizzazione minimi. Il film pilota di questo movimento è"Habana, Havana", filmato con un gruppo tecnico di tre persone.

 

 

TITOLO: Araguaya

Regista: Ronaldo Duque

Nazione: Brasile

Sceneggiatura: Ronaldo Duque

Fotografia: Luís Abramo, Jacques Cheuiche

Montaggio: André Cardoso

Musica: Renio Quintas

Suono: Chico Bororo

Interpreti: Norton Nascimento, Françoise Forton, Danton Mello, Narcisa Leão, Stephane Brodt e Fernanda Maiorano

Anno: 2004

Durata: 105'

Produzione: Ronaldo Duque & Associados, IMA-Imagens da Amazônia.

Sinossi

L'esercito brasiliano all'auge dell'ideologia nazionale, un partito di sinistra dissidente, militanti agguerriti(la maggioranza giovani e inesperti), innocenti contadini e una regione in cui l'ambizione e la miseria si contendevano le persone. Questo lo scenario in cui arriva negli anni 60 Padre Chico, che si identifica nelle persone che conosce, e nelle loro passioni tanto che sarà presente agli eventi legati alla formazione della guerriglia e prenderà parte attiva nell'evento.

 

Ronaldo Duque

Giornalista, è produttore e regista cinematografico dal 1979.

Negli ultimi 25 anni ha diretto, prodotto e co-prodotto 3 lungometraggi, 12 corti e numerosi documentari e programmi televisivi.

Araguaya, la Cospirazione del Silenzio è il suo primo lungometraggio