Saluti al Festival e dichiarazioni delle autorità
Saluto al XXVI del Festival del Cinema Latino Americano
del Sindaco di Trieste, Roberto Cosolini
E' con soddisfazione che assisto da primo cittadino al traguardo della ventiseiesima edizione del Festival del Cinema Latino Americano, traguardo che rappresenta, soprattutto in un momento di riduzione delle risorse a disposizione delle attività culturali, un segnale di vitalità e tenacia in grado di testimoniare quanto questo settore continui ad essere di fondamentale importanza per la comprensione della realtà e dei fenomeni che la percorrono. Sono convinto che questo festival triestino, come le altre manifestazioni culturali di ugual levatura, sia la conferma che la promozione della cultura può e deve avvenire attraverso l'apertura a mondi geograficamente distanti per consentire un reale confronto internazionale e promuovere lo sviluppo, anche economico, del territorio.
Questa ventiseiesima edizione racchiude in sé tutte queste caratteristiche: il legame con i cambiamenti della storia e della società, la celebrazione di personalità che sono punti fermi per la cinematografia mondiale, la collaborazione con scuole e università locali, questi sono i cardini attorno ai quali ruota il programma di quest'anno, come sempre molto ricco. Retrospettive e omaggi a cineasti sudamericani di primaria importanza, la presenza di una giuria internazionale, la collaborazione con altri festival internazionali e il premio storico assegnato dall'Unione Latina mi sembra testimonino il valore di questa edizione del Festival del Cinema Latino Americano. I due premi, “Oriundi” e “Salvador Allende”, sembrano, inoltre, voler completare quel cerchio che unisce la storia e i popoli, in un festival che accanto all'indubbio valore culturale ha il merito di dare grande spazio a quello sociale, nonché a quello politico nel senso più alto del termine. Caratteristiche, queste, che si inseriscono perfettamente in quella realtà multiculturale che è la nostra città.
ROBERTO COSOLINI
Sindaco di Trieste