edizione più recente: Cinelatinotrieste 2023

PRESENTAZIONE DEL DIRETTORE, RODRIGO DIAZ

doc ita Presentazione del direttore, Rodrigo Diaz

Presentare il Festival ogni anno in queste pagine ha sempre rappresentato un’occasione non soltanto per illustrare il programma che porgiamo all’attenzione del pubblico, della critica, delle istituzioni; ha rappresentato anche una possibilità per sottolineare alcune caratteristiche distintive dell’evento triestino: il recupero e la valorizzazione del patrimonio cinematografico del subcontinente americano; la diffusione delle discipline artistiche, resa possibile dal cinema, che caratterizzano la ricchezza culturale dell’America Latina; la messa in rilievo del contributo storico di comunità come quella spagnola, quella ebrea e quella italiana. In questo modo abbiamo offerto alle giovani generazioni la possibilità di conoscere il subcontinente senza “ricette”, facendo crollare miti e contribuendo a superare non pochi luoghi comuni.

Ma questo ci ha anche permesso di porre l’accento, con rispetto e passione, sulla disattenzione nella quale incorrono numerose istituzioni ignorando il progetto che abbiamo intrapreso ormai 27 anni fa e che ci ha permesso di stipulare accordi con 7 università italiane e con 3 istituzioni internazionali di prestigio. Tale disattenzione non poteva non porre alcuni interrogativi, il primo relativo al fatto che una tale disattenzione comporta inevitabilmente implicazioni più politiche che economiche, a che titolo infatti l’Italia aspira a promuovere la sua cinematografia, a trovare nel subcontinente americano un maggiore spazio di mercato, se in occasione dell’unico evento di promozione della cinematografia latinoamericana che si realizza in Italia proprio coloro che devono appoggiarla guardano altrove?

Certo, è vero, in quest’occasione il Festival deve affrontare anche le sfide che la crisi economica ci impone di superare e che hanno avuto come conseguenza limiti evidenti, in parte colmati da istituzioni latinoamericane che nel tempo hanno valorizzato il progetto triestino.

Nonostante la congiuntura, abbiamo scommesso sull’Italia; la prestigiosa scuola di un tempo, fonte di tanti stimoli e di ispirazione non può perdere l’unica occasione nella quale si incontra con la cinematografia del “nuovo mondo”.

La presente edizione del festival, come tutti gli anni, propone numerose sezioni, nelle quali si articola il vasto programma della manifestazione, vera finestra tradizionalmente aperta a tutto il mondo dell’audiovisivo proveniente dal subcontinente americano: evento interamente dedicato a cinematografie storicamente consolidate o con minore tradizione cinematografica, alle quali il Festival dedica un’attenzione particolare.

Alle abituali sezioni in concorso (Concorso Ufficiale e Contemporanea Concorso, sezione quest’ultima che prevede opere inedite, in diversi formati, riflesso dello straordinario panorama audiovisivo offertoci dalle produzioni latinoamericane, come la retrospettiva dedicata al cineasta messicano Luis Estrada, l’opera completa di Aldo Francia, direttore attento alle problematiche sociali nel Cile degli anni ‘60 e ‘70 (Ya no basta con rezar, Valparaíso mi amor), o la retrospettiva dedicata alla realizzatrice colombiana Camila Loboguerrero e l’omaggio al celebre scrittore brasiliano, scomparso nel 2001, Jorge Amado, attraverso film (tra cui Tenda dos Milagres e Jubiabá di Nelson Pereira dos Santos, Dona Flor e seus dois maridos di Bruno Barreto) ispirati alle sue opere letterarie, portate sul grande schermo da riconosciuti maestri del cinema brasiliano.

Uno spazio importante sarà dedicato agli eventi cinematografici che hanno luogo periodicamente in America Latina, con riferimento quest’anno ai Festival di Florianópolis (Brasile) e di Oberá (Argentina), con i quali il FCLA di Trieste ha cominciato da tempo un’attiva collaborazione artistica; un omaggio particolare invece sarà dedicato alla Gitano Films, casa distributrice cilena che appoggia le nuove generazioni di cineasti cercando loro spazi di mercato altrimenti difficilmente accessibili.

La XXVII Edizione presenterà, inoltre, un’interessante panoramica di opere dedicate al mondo del calcio, il più popolare degli sport in America Latina.

La sezione Amerindia affronta tematiche legate al mondo etnografico in America Latina, mentre la Sezione Contemporanea è particolarmente attenta alle tematiche legate all’antropologia, alla religione, alla musica, all’ecologia, all’arte...

Uno spazio importante sarà dedicato alla produzione audiovisiva spagnola (Salón España) nell’ottica di una rappresentazione del cinema latino nel suo più ampio spettro culturale, al di là delle frontiere geografiche, seguendo i vitali percorsi delle discendenze storiche e delle politiche artistiche europee. Il Festival presenta, inoltre, uno spazio di grande interesse dedicato specialmente alle Scuole di Cinema che rappresentano veri “atelier” di produzione, di creazione di idee, di preparazione di futuri cineasti, di innovazione e ricerca, sia sul piano tecnologico che su quello contenutistico.

Per concludere, uno sguardo inevitabile alla presenza dell’emigrazione italiana nel subcontinente americano, che nel corso del tempo, dall’altro lato dell’Atlantico, ha contribuito a rendere più vitali le culture locali, occupando spazi prestigiosi in diverse sfere artistiche e culturali, in quanto eredi di una tradizione straordinaria e di un patrimonio unico.

Come tutti gli anni, sono previsti alcuni importanti Eventi Speciali, tra i quali mettiamo in risalto l’opera su Amado realizzata dalla cineasta italiana Silvana Palumbieri e El Fausto Criollo, del rinomato regista argentino Fernando Birri, Presidente del Festival. Anche nell’edizione 2012 la proiezione delle opera sarà accompagnata da eventi, dibattiti e incontri con il pubblico, con gli esperti del settore e con gli ospiti presenti a Trieste in quest’occasione.

Il programma prevede inoltre tre premi prestigiosi che sono ormai parte della storia del Festival: il Premio Salvador Allende, il Premio Oriundi e il Premio Malvinas, che rappresentano la volontà dell’evento di tutelare e promuovere la memoria storica.

Buona visione a tutti coloro che condivideranno quest’occasione di incontro tra l’Italia e l’America Latina.

 

Rodrigo DIAZ
(Direttore)

 

data pubblicazione: 15 Ottobre 2012