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Presentazione della XXXVII edizione del Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste

dal 12 al 20 novembre 2022

37° Festival del Cinema Latino Americano di Trieste - poster

Come mai avvenuto prima, quest’edizione di festival sarà un “incontro”, di ieri e di oggi, di decine di intellettuali, artisti, cantanti, scrittori, poeti, nobel, attrici, attori, cineasti che hanno segnato indelebilmente la storia del nostro cinema e la storia contemporanea dell’America Latina: León Gieco, Pablo Neruda, Gabriel García Márquez, Ernesto Cardenal, Violeta Parra, Raúl Zurita, Arturo Ripstein, Diana Bracho, Felipe Cazals, Miguel Littin, Gian Maria Volonté, Félix Monti, Mónica Echeverría, Octavio Getino, Rodolfo Jorge Walsh, Alfredo da Rocha Vianna Filho, Pastor Vega, Daisy Granados, Juan José Campanella, Eduardo Blanco, Fernando Castets, José Martínez Suárez, Pino Solanas, Miguel Angel Solá, Rómulo Berruti, Ulises Dumont, Soledad Silveira, Jorge Porcel, Federico Lupi, Susana Rinaldi, Eda Díaz, China Zorrilla, Manuel Antin, Julio Cortázar, Ciro Guerra, Augusto Roa Bastos, Beatriz Guido, Ricardo Güiraldes, Camilo Torres…, per nominarne solo alcuni.

Un’occasione unica per “scoprire” opere, recitazioni, film, aneddoti, vissuti di un numero straordinario di personalità della cultura e dell’arte latinoamericane, di ieri e di oggi, in decine di film, di lungometraggi e documentari. Un anno di lavoro intenso per presentare un programma di più di 100 film. Sarà senza dubbio una vastissima fonte cui poter attingere e che fin da ora il festival mette a disposizione di tutte le Università con le quali sono stati sottoscritti accordi in questi anni.

È sempre delicato menzionare opere, personalità, intellettuali, perché è quasi inevitabile trascurarne più di uno; tuttavia mi sembra più che legittimo citare i due omaggi che realizzeremo in questa edizione di Festival: Manuel Antin (Argentina) e Ciro Guerra (Colombia). Il passato e il presente del cinema latinoamericano, che hanno saputo innovare dando una vitalità unica al cinema, e non solo quello del “Nuovo Mondo”.

Ci è parso più che necessario il riconoscimento che conferiremo a Manuel Antin, maestro delle nuove generazioni di cineasti dell’Argentina, e a Ciro Guerra, che a giovane età segnò il percorso da cui passa la collaborazione internazionale, che permette che i nuovi talenti possano portare sullo schermo i propri progetti.

Ci riempie inoltre di orgoglio e di gioia poter contare in quest’edizione sulla partecipazione di una delle attrici più importanti del cinema messicano contemporaneo: Diana Bracho, che contribuisce innegabilmente al prestigio dell’evento.

La nostra gratitudine va inoltre ai giurati di tutte le sezioni che offrono un contributo importante e disinteressato nel sostegno al progetto triestino, che ogni anno vede aggiungersi nuovi partner e rinnovate collaborazioni pubbliche e private.

Tra le collaborazioni, siamo innegabilmente soddisfatti di dare inizio a partire da questa edizione a una nuova iniziativa grazie all’interesse e all’impegno assunto con il Festival da parte dell’Università di Trieste (Dipartimento di Studi Umanistici). Con tale Dipartimento realizzeremo la prima Masterclass, il cui tema in quest’occasione sarà: “Viaggio nella creatività di Gabriel García Márquez: dalla cronaca e il racconto alla sceneggiatura e il film”.

Naturalmente i nostri ringraziamenti vanno alle Istituzioni pubbliche di Trieste, della Regione Friuli Venezia Giulia e al Ministero della Cultura, che con il loro impegno a favore del Festival rinnovano e consolidano legami storici di ogni tipo, che uniscono inevitabilmente l’America Latina al Belpaese. Sono queste istituzioni che rendono possibile che attraverso il Festival si contribuisca alla reciprocità nella sfera del cinema, così necessaria in questi tempi per consolidare legami culturali e per mantenere e rinforzare l’identità di milioni di italiani che per diverse ragioni, ieri ed oggi, trovano in America Latina la loro seconda (oggi per la maggior parte di loro prima) patria.

L’auspicio è che lo sforzo realizzato per presentare un programma che fosse all’altezza del progetto che proponiamo sia percepito dal pubblico di Trieste, della Regione e da tutti coloro che in Italia hanno manifestato il loro straordinario interesse, promuovendo e partecipando alle numerose repliche del festival che organizziamo in tutta Italia.

 

Rodrigo Díaz
(Direttore)