edizione più recente: Cinelatinotrieste 2023

Presentato a Trieste e Roma il XXV Festival del Cinema Latino Americano

A Trieste dal 23 al 31 ottobre, con repliche a Roma e in altre città

160 opere in programma, film in concorso, rassegne e documentari
Retrospettiva sull’attore messicano Damián Alcázar,
“Premio Oriundi” al cantautore argentino di origini piemontesi León Gieco
“Premio Malvinas” sulla convivenza e il Diritto Internazionale
Rassegna sul Bicentenario dell’indipendenza dalla Spagna
Premi in collaborazione con l’Unión Latina (Parigi) e Arcoiris TV
e Scuole di Cinema, musica, letteratura, produzioni spagnole, gli ebrei in America Latina...

In Giuria: il musicista argentino León Gieco, l’attrice messicana Arcelia Ramírez, il regista italo-cileno Johnny Dell'Orto, l’ex Ambasciatore di Slovenia per Spagna e Cuba Franco Juri

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Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, la più vasta rassegna in Europa sulla produzione cinematografica, video e televisiva del continente latino, giunge alla sua XXV edizione: dal 23 al 31 ottobre, al Teatro Miela (in Piazza Duca degli Abruzzi, 3) e in altre sedi, presenterà più di 160 tra film e documentari sulla realtà culturale, artistica e sociale dell’America Latina, parte dei quali verranno poi riproposti in rassegne a Roma, e in altre città d’Italia.

L’appuntamento, promosso dall’APCLAI (Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana in Italia) e supportato da vari enti e istituzioni italiane, europee e latino americane, si ripropone ogni anno come vetrina di una variegata produzione artistica e culturale, spesso sconosciuta all’estero causa l’emarginazione subita dalle grandi distribuzioni commerciali.

Novità di quest’anno, grazie alle collaborazioni avviate in questo senso, parte delle opere verranno presentate e proiettate all’Università di Trieste, al Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda per i Servizi Sanitari Triestina, al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico di Duino, e al Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare (dove si terrà l’inaugurazione ufficiale del Festival, la sera di sabato 23).

Il programma è stato presentato dal direttore del Festival, Rodrigo Diaz: mercoledì 6 a Trieste, presso la Camera di Commercio, con l’intervento del Presidente camerale Antonio Paoletti, e venerdì 8 a Roma, in collaborazione con l’Istituto Italo-Latino Americano e con l’intervento di Patricia Rivadeneira, Segretario Culturale dell’Istituto.

Il direttore Rodrigo Diaz ha evidenziato le “gravi difficoltà economiche in cui versa il Festival, dopo i recenti tagli ai fondi per la cultura, che hanno messo a serio rischio la manifestazione”. Se il Festival di Trieste quest’anno si realizzerà ugualmente, ha detto il direttore “è grazie al fattivo sostegno ricevuto dalle istituzioni, Ministeri ed Ambasciate dell’America Latina, che si sono assunti direttamente, o tramite servizi a titolo gratuito, parte dei costi dell’iniziativa. Il paradosso” ha affermato Diaz “è che a sostenere questo Festival, ritenuto un fondamentale punto di riferimento del settore, siano sempre più le istituzioni latino americane, e via via meno quelle del Paese in qui il Festival si realizza. Non possiamo che auspicare un ripensamento, ed una inversione di questa pericolosa linea di tendenza”.
Sono poi stati annunciati quindici film in concorso per la Sezione ufficiale, scelti fra i più recenti dell’intero continente.

Particolarmente prestigiosa la Giuria, presieduta dal popolare cantautore argentino León Gieco (attivo da quarant’anni sulle scene internazionali, con artisti quali Mercedes Sosa, Sting, Peter Gabriel, Bob Dylan, Pete Seeger, Silvio Rodríguez, Joan Manuel Serrat, Pablo Milanés...). Gli altri giurati sono la nota attrice messicana Arcelia Ramírez, più volte premiata per le sue interpretazioni dagli anni ‘90 ad oggi (Premi Ariel, FIPRESCI, MTV Movie); il creativo, regista, produttore e sceneggiatore italo-cileno Johnny Dell’Orto (coautore, fra l’altro, con Paolo Baldoni del film “Strane Storie” [1996], per il quale ha ottenuto innumerevoli premi); e il parlamentare, ex Sottosegretario agli Esteri ed Ambasciatore di Slovenia per la Spagna e Cuba, Franco Juri, esponente della minoranza italiana in Istria e profondo conoscitore dell’America Latina.

Varie inoltre le sezioni tematiche e le retrospettive; tra queste una sull’attore Damián Alcázar, uno fra i maggiori del nuovo cinema messicano, vincitore di vari premi internazionali, che sarà presente per l’occasione a Trieste.

Il musicista argentino León Gieco sarà inoltre protagonista di un evento speciale, con la proiezione del documentario “Mundo Alas”, commovente road movie nel quale condivide le scene con degli artisti diversamente abili. Inoltre a León Gieco, che è di origini italo-piemontesi, verrà attribuito il Premio “Oriundi”, che il Festival di Trieste conferisce ogni anno ad autori che hanno valorizzato la memoria dell’emigrazione italiana in America Latina.

Altro evento speciale in programma, il film “La Balena di Rossellini”, di Claudio Bondì, che narra di un film immaginato nel 1971 da Roberto Rossellini, e poi mai realizzato, inteso come metafora sulla grande ma non sfruttata ricchezza dell’America Latina.

Nelle altre sezioni del Festival, parte delle quali a concorso, numerosi documentari, film musicali e delle Scuole di Cinema, un Sezione sul Bicentenario dell’Indipendenza del Continente latino dalla Spagna, il “Premio Malvinas” per la convivenza fra i popoli e il Diritto Internazionale, e un Premio per la migliore opera a carattere storico, curato dall’organizzazione internazionale dell’Unión Latina, con una giuria formata da studenti del Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico.

E’ previsto anche un Premio del Pubblico in Rete, indetto da Arcoiris TV, che trasmetterà un’ottantina di opere del Festival sul proprio sito web www.arcoiris.tv.

Il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste è patrocinato dall’Unione Latina, l’Istituto Italo-Latino Americano, i Ministeri degli Affari Esteri e per i Beni e le Attività Culturali, la Scuola Superiore di Lingue Moderne per Interpreti e Traduttori e dall’Università degli Studi di Trieste, ed è realizzato con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, della Provincia, del Comune e della Camera di Commercio di Trieste e di Promotrieste. Collaborano inoltre vari altri enti pubblici e realtà private, italiane e latinoamericane.

Altre informazioni sul Festival di Trieste sul sito web www.cinelatinotrieste.org, su Facebook alla pagina www.facebook.com/cinelatinotrieste (dove stanno già uscendo anticipazioni, articoli e video), e dal 24 ottobre alla cassa del Teatro Miela di Trieste, al tel. 040.3477672.

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Più nel dettaglio del programma, per la Sezione ufficiale a Concorso sono stati preannunciati quattordici lungometraggi, firmati sia da registi pluripremiati che da autori giovani ed emergenti. Concorreranno i film argentini “Eva y Lola” di Sabrina Farji, “Natal” di Sergio Mazza, “Norma Arrostito - Gaby la montonera” di César D’Angiolillo, il boliviano “Campo de batalla” di Amancay Tapia, il brasiliano “Muamba”, di Chico Faganello, la coproduzione tra Brasile, Costa Rica e Messico "El último comandante" di Isabel Martínez e Vicente Ferraz, i cileni “Drama” di Matías Lira, “A un metro de tí” di Daniel Henríquez e “Navidad” di Sebastián Lelio, dal Costa Rica “Gestación” di Esteban Ramírez, dall’Honduras “Unos pocos con valor” di Douglas Martín, oltre al messicano “Martín al amanecer” di Juan Carlos Carrasco, gli spagnoli “Tom Ze Astronauta libertado” di Igor Iglesias González e “Ella (s)” di David Baute, e l’uruguayano “Ojos bien abiertos” di Gonzalo Arijón.

La Sezione “Contemporanea” comprende invece una cinquantina di film, documentari e cortometraggi, spazianti in vari aspetti della cultura, dell’arte e società latinoamericana; la sezione è dedicata alle recenti produzioni, filmiche e digitali. Parte delle opere verranno presentate in concorso, in una sezione con una Giuria specifica.

Per la retrospettiva sull’attore messicano Damián Alcázar, al Festival di Trieste verranno presentate 6 opere, rappresentative delle sue più importanti interpretazioni, dal 1988 ad oggi. I titoli annunciati: “La ciudad al desnudo” (1988) di Gabriel Retes, “Bajo California, el límite del tiempo” (1998) di Carlos Bolado, “La ley de Herodes” (1999), di Luis Estrada, “El crimen del Padre Amaro” (2002) di Luis Carrera, “Satanás” (2007, Colombia) di Andi Bais.

Un’altra sezione, con una trentina di opere, sarà dedicata al Bicentenario dell’Indipendenza dell’America Latina dalla Spagna. Per la ricorrenza, realizzata sotto l'egida del Ministero degli Affari Esteri (Direzione Generale per le Americhe), verranno presentate la retrospettiva promossa dall'Unione Latina di Parigi, che toccherà tutta l’America Latina in una trentina di repliche, la rassegna della TV Canal 13 dell'Università Cattolica del Cile, ed altre opere che intendono ricordare l’avvenimento storico.

Inoltre, prendendo spunto dalla guerra che nel 1982 contrappose i governi argentino e britannico per il controllo delle isole Malvinas (Falklands), il Festival di Trieste attribuirà il “Premio Malvinas” per promuovere la convivenza fra i popoli e il Diritto internazionale, premiando l’opera che meglio ne interpreta i valori. In collaborazione con l’Istituto di Cinema dell’Argentina (INCAA), verrà presentata una dozzina di titoli, in una sezione con una giuria specifica, di cui farà parte anche un ex combattente delle Malvinas, l’oriundo italiano Mario Volpe.

Tra le altre sezioni, per “Cinema e Letteratura”, verrà presentato il documentario “Borges para Millones” di Ricardo Wüllicher, intervista allo scrittore argentino con scene divulgative drammatizzate, mentre “Cinema e Memoria” comprenderà testimonianze di natura storica nel cinema latino americano. Per la sezione “Shalom”, sulla cultura ebraica in America Latina, verrà invece presentato il documentario "Otro entre otros", di Maximiliano Pelosi (Argentina, 2009), coraggiosa opera di testimonianza di alcuni gay della comunità ebraica d’Argentina, la più numerosa dell’America Latina.
Tra le varie altre opere che saranno proiettate al Festival del Cinema Latino Americano di Trieste figurano: film presentati ai maggiori festival europei, coproduzioni, produzioni spagnole sulla cultura ispanica, e sezioni sulle nuove tecnologie, le Scuole di Cinema, la documentaristica e la musica latina (con omaggi a grandi interpreti come gli argentini Mercedes Sosa e  Atahualpa Yupanqui).

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Dopo l’inaugurazione del Festival, in programma la sera di sabato 23 ottobre presso il Centro Internazionale di Fisica Teorica di Miramare, le proiezioni al Teatro Miela si terranno dal mattino fino a mezzanotte, a partire da domenica 24. Tutte le principali opere nella Sala Cinema saranno con traduzione simultanea (a cura degli studenti della Scuola Interpreti dell’Università di Trieste), mentre quelle in video nella Sala Birri saranno in versione originale o con sottotitoli.
Tessere APCLAI per l’ingresso libero all’intera rassegna al Teatro Miela a 25 Euro (con riduzioni per studenti e associazioni convenzionate a 15 Euro), e tessere giornaliere a 5 Euro

Parallelamente, in altre sedi istituzionali di Trieste, e in collaborazione con il Festival, verranno presentate in esclusiva parte delle opere in programma. Prima fra tutte la proiezione del film italo-argentino "Complici del silenzio" di Stefano Incerti, sui diritti umani nell'Argentina dei Generali, che è stato proiettato in occasione dell'inaugurazione dell'Anno Accademico della Facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Trieste, giovedì 7 ottobre, presso la Facoltà di Scienze Politiche.
Parte dei film presentati a Trieste verranno poi riproposti nei mesi successivi a Roma e in altre città, in rassegne promosse in collaborazione con istituzioni pubbliche e private.

 

 

pubblicato il: 9 Ottobre 2010