edizione più recente: Cinelatinotrieste 2023

Saluti al Festival e dichiarazioni delle autorità

Saluto al XXIV del Festival del Cinema Latino Americano del Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo

È di grande significato che la prossima edizione del Festival del Cinema Latino Americano si svolga – nell’ottobre prossimo – in coincidenza con il bicentenario dell’Indipendenza dei Paesi Latino Americani, che verrà celebrato con varie iniziative, fra cui appunto questo Festival, che si svolge a Trieste da ben 24 anni.

Un significato duplice: da un lato, infatti, va sottolineato quel numero, 24/esima edizione del Festival, che dice da solo l’interesse e l’attenzione che nella nostra terra c’è – e non da oggi, appunto – verso quei Paesi e le loro espressioni culturali, delle quali il cinema costituisce una parte molto importante. Dall’altro vi è un dato molto eloquente: i numerosissimi emigranti che dal Friuli Venezia Giulia, già dalla fine dell’Ottocento e poi per buona parte del secolo scorso, si sono recati a cercar lavoro e fortuna in vari Paesi dell’America Latina, dando un contributo notevole allo sviluppo di quelle terre e inserendosi in quei contesti nuovi, talora assurgendo anche a posizioni di responsabilità politica e imprenditoriale.

Bene, quindi, fanno gli organizzatori del Festival, ovvero l’Associazione per la promozione della cultura latino americana, a continuare sul cammino iniziato molti anni orsono, offrendo così al pubblico più ampio, oltre che agli specialisti e agli studiosi, la possibilità di conoscere le opere cinematografiche prodotte in quel continente e che costituiscono uno spaccato eloquente dei temi, dei problemi, delle speranze che riguardano quei popoli, dei quali, lo ripeto, fanno ormai parte tanti nostri corregionali.

La varietà della proposta del Festival triestino che si articola in tante sezioni, fra cui una dedicata ai cineasti latinoamericani di origine italiana, è tale che consente davvero un viaggio ideale attraverso terre e città fisicamente lontane, ma idealmente vicine; consente di indagare temi come cinema e letteratura, cinema e memoria, cinema ed emigrazione e tanti altri aspetti che non mancheranno di interessare quanti si accosteranno al Festival.

Con l’apprezzamento, rivolgo a tutti – in primo luogo al direttore della manifestazione Rodrigo Diaz e a tutti i suoi collaboratori – l’augurio più vivo di successo.

 

RENZO TONDO
Presidente della Regione Autonoma
Friuli Venezia Giulia