:: comunicato stampa ::
America e non solo!
E praticamente definito il programma della 19° edizione del Festival del Cinema
Latino Americano che come di consueto presenterà - partendo da Trieste - la più ricca e
completa rassegna europea sulla recente produzione cinematografica del continente. Oltre
150 titoli tra film in concorso, informativa, omaggi speciali, documentari, medio e
cortometraggi, in rappresentanza di oltre 20 nazioni: un intero continente in pixel e
fotogrammi, unarte filmica curiosa, a volte sublime, quasi sempre negletta o
sconosciuta e con poco diritto di cittadinanza nelle nostre sale.
Oltre ai film presenti nelle varie sezioni di cui diamo i titoli qui di seguito, il
Festival di Trieste rappresenta da sempre una occasione di confronto, stimolo, dibattito
ecco allora la presenza di una nutrita schiera di registi, produttori ed esperti pronti a
raccontare il loro continente, ma accanto a tutto ciò anche eventi speciali come il
Premio Salvador Allende che questanno sarà assegnato a Patricio Guzmán, il
più prestigioso documentarista latinoamericano, la cui ultima opera (Salvador
Allende) era nella Sezione Ufficiale del Festival di Cannes. Il Premio gli
verrà consegnato dallo scrittore cileno Luis Sepúlveda, che sarà a Trieste per
l'occasione.
Non sarà questo lunico evento speciale di questa edizione, la Direzione del
Festival ha deciso di istituire il Premio Italia in America Latina, un
riconoscimento che sarà conferito per la prima volta ad un cineasta latinoamericano
dorigine italiana che nel corso della sua attività professionale abbia messo in
evidenza il suo essere italiano, la sua storia e il suo vincolo con la cultura di questo
paese.
La giuria di questa 19° edizione è composta da: Antonio Fernandez,
docente universitario (Cuba/USA); Sergio Germani, critico cinematografico
(Italia); Agustín Olavarria, artista (Cile); Humberto Rios, regista
(Argentina); Giancarlo Zagni, regista (Italia), Marco Lombardi,
Direttore del Festival sul Turismo (Italia)
Ma limpegno del Festival è anche contribuire alla
rilettura storica del cinema ecco allora, per la prima volta in Europa, un omaggio al più
geniale dei cineasti argentini, Leonardo Favio. Attore, compositore, arrangiatore,
cantante e regista geniale, Favio ha visto sparire nellArgentina dei Generali anche
i negativi dei suoi film. Dopo anni dimpegno per ricuperare e restaurare le sue
opere, Trieste presenta lOpera Omnia del grande regista a cui si richiamano oggi
tanti giovani talenti del paese australe, con film ormai classici come Juan Moreira,
Crónica de un niño solo, El romance del Aniceto con la Francisca; El dependiente;
Nazareno Cruz y el lobo; Soñar, Soñar; Gatica el mono...
PROGRAMMA
CONCORSO
Tra i 15 titoli in concorso possiamo già anticipare: Cielo azul, cielo negro, di
Paula de Luque e Sabrina Farji (Arg.); El atraco, di Paolo Agazzi (Bolivia); Contra
Todos, di Roberto Moreira (Bras.); Dar de nuevo, di Attilio Perin (Argentina); Subterra,
di Marcelo Ferrari (Cile), Donde acaban
los caminos, di Carlos García Agraz (Guatemala); Festivbercine.ron, di Gabriel
Retes (Messico); Ojos que no ven, di
Francisco J. Lombardi (Perú); Julia, toda en mí..., di Ivonne Belén (Portorico);
El viaje hacia el mar, di Andrés Casanova (Uruguay).
INFORMATIVA
Pyme, di Alejandro Malowicki (Argentina); Helena Meirelles, di Francisco de
Paula (Brasile); Tres noches de un sabado, di Joaquin Eyzaguirre (Cile); Santo
Domingo Blues, di Alex Wolfe (Repubblica Dominicana); Digna, di Felipe Cazals
(Messico); El nominado, di Gabriel López e Nacho Argiro (Cile); Sobreviviente,
di Jesús Magaña (Messico).
PRESENZA EBRAICA IN AMERICA LATINA
Se il Festival del Cinema Latino Americano ripropone ancora una volta questa sezione, lo
si deve al fatto che nel subcontinente americano uomini
e opere dorigine ebree continuano ad essere presenti nel panorama cinematografico.
Cineasti conosciuti (Ripstein, Juan José Jusid, Alejandro Saderman) e meno noti (Jorge
Dyszel o Daniel Burman), opere fiction o documentari ripropongono la presenza ebrea e la
loro testimonianza di integrazione alle nuove comunità a cui si sono incorporate.
CUBA, qualche film negli anni del Muro
Più che una retrospettiva un omaggio con alcuni importanti film degli anni 80 come Retrato
de Teresa di Pastor Vega e altre opere, famose di nome ma poco viste; registi che
hanno segnato unepoca ed un continente come Fernando Pérez, Daniel Díaz Torres e
Tomás Gutiérrez Alea. Inoltre, sezioni su: letteratura, musica e cinema in America
Latina, documentari, filmati delle ONG, cortometraggi, cinema danimazione e tante,
tante immagini.
Una selezione del Festival si terrà poi a novembre a: Bolzano, Brescia, Cremona, Milano,
Padova, Roma, Torino e Verona.
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