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XIX FESTIVAL DEL CINEMA LATINOAMERICANO

                     TRIESTE, 23-31 OTTOBRE 2004 - CINEMA TEATRO MIELA

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:: comunicato stampa ::

America e non solo!

E’ praticamente definito il programma della 19° edizione del Festival del Cinema Latino Americano che come di consueto presenterà - partendo da Trieste - la più ricca e completa rassegna europea sulla recente produzione cinematografica del continente. Oltre 150 titoli tra film in concorso, informativa, omaggi speciali, documentari, medio e cortometraggi, in rappresentanza di oltre 20 nazioni: un intero continente in pixel e fotogrammi, un’arte filmica curiosa, a volte sublime, quasi sempre negletta o sconosciuta e con poco diritto di cittadinanza nelle nostre sale.

Oltre ai film presenti nelle varie sezioni di cui diamo i titoli qui di seguito, il Festival di Trieste rappresenta da sempre una occasione di confronto, stimolo, dibattito ecco allora la presenza di una nutrita schiera di registi, produttori ed esperti pronti a raccontare il loro continente, ma accanto a tutto ciò anche eventi speciali come il Premio Salvador Allende che quest’anno sarà assegnato a Patricio Guzmán, il più prestigioso documentarista latinoamericano, la cui ultima opera (Salvador Allende) era nella Sezione Ufficiale del Festival di Cannes. Il Premio gli verrà consegnato dallo scrittore cileno Luis Sepúlveda, che sarà a Trieste per l'occasione.


Non sarà questo l’unico evento speciale di questa edizione, la Direzione del Festival ha deciso di istituire il Premio Italia in America Latina, un riconoscimento che sarà conferito per la prima volta ad un cineasta latinoamericano d’origine italiana che nel corso della sua attività professionale abbia messo in evidenza il suo essere italiano, la sua storia e il suo vincolo con la cultura di questo paese.

La giuria di questa 19° edizione è composta da: Antonio Fernandez, docente universitario (Cuba/USA); Sergio Germani, critico cinematografico (Italia); Agustín Olavarria, artista (Cile); Humberto Rios, regista (Argentina); Giancarlo Zagni, regista (Italia), Marco Lombardi, Direttore del Festival sul Turismo (Italia)

Ma l’impegno del Festival è anche contribuire alla rilettura storica del cinema ecco allora, per la prima volta in Europa, un omaggio al più geniale dei cineasti argentini, Leonardo Favio. Attore, compositore, arrangiatore, cantante e regista geniale, Favio ha visto sparire nell’Argentina dei Generali anche i negativi dei suoi film. Dopo anni d’impegno per ricuperare e restaurare le sue opere, Trieste presenta l’Opera Omnia del grande regista a cui si richiamano oggi tanti giovani talenti del paese australe, con film ormai classici come Juan Moreira, Crónica de un niño solo, El romance del Aniceto con la Francisca; El dependiente; Nazareno Cruz y el lobo; Soñar, Soñar; Gatica el mono...
PROGRAMMA

CONCORSO
Tra i 15 titoli in concorso possiamo già anticipare: Cielo azul, cielo negro, di Paula de Luque e Sabrina Farji (Arg.); El atraco, di Paolo Agazzi (Bolivia); Contra Todos, di Roberto Moreira (Bras.); Dar de nuevo, di Attilio Perin (Argentina); Subterra, di  Marcelo Ferrari (Cile), Donde acaban los caminos, di Carlos García Agraz (Guatemala); Festivbercine.ron, di Gabriel Retes (Messico); Ojos que no ven, di
Francisco J. Lombardi (Perú); Julia, toda en mí..., di Ivonne Belén (Portorico); El viaje hacia el mar, di Andrés Casanova (Uruguay).

INFORMATIVA
Pyme, di Alejandro Malowicki (Argentina); Helena Meirelles, di Francisco de Paula (Brasile); Tres noches de un sabado, di Joaquin Eyzaguirre (Cile); Santo Domingo Blues, di Alex Wolfe (Repubblica Dominicana); Digna, di Felipe Cazals (Messico); El nominado, di Gabriel López e Nacho Argiro (Cile); Sobreviviente, di Jesús Magaña (Messico).

PRESENZA EBRAICA IN AMERICA LATINA
Se il Festival del Cinema Latino Americano ripropone ancora una volta questa sezione, lo si deve al fatto che nel subcontinente americano uomini
e opere d’origine ebree continuano ad essere presenti nel panorama cinematografico. Cineasti conosciuti (Ripstein, Juan José Jusid, Alejandro Saderman) e meno noti (Jorge Dyszel o Daniel Burman), opere fiction o documentari ripropongono la presenza ebrea e la loro testimonianza di integrazione alle nuove comunità a cui si sono incorporate.

CUBA, qualche film negli anni del Muro
Più che una retrospettiva un omaggio con alcuni importanti film degli anni ’80 come Retrato de Teresa di Pastor Vega e altre opere, famose di nome ma poco viste; registi che hanno segnato un’epoca ed un continente come Fernando Pérez, Daniel Díaz Torres e Tomás Gutiérrez Alea. Inoltre, sezioni su: letteratura, musica e cinema in America Latina, documentari, filmati delle ONG, cortometraggi, cinema d’animazione e tante, tante immagini.

Una selezione del Festival si terrà poi a novembre a: Bolzano, Brescia, Cremona, Milano, Padova, Roma, Torino e Verona.

 

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