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XIX FESTIVAL DEL CINEMA LATINOAMERICANO

                     TRIESTE, 23-31 OTTOBRE 2004 - CINEMA TEATRO MIELA

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:: articoli ::

Film ma non solo…

Rispettando una sua tradizione, il Festival del Cinema latinoamericano non si limita a rom047-cut-150px.JPG (16604 byte)proporre film ma si circonda di convegni, incontri e mostre che possano dare un’idea più compiuta del continente. Quest’anno, nel foyer del cine teatro Miela è allestita una mostra fotografica di Francesco Romagnoli, artista triestino che ha realizzato vari reportage in America Latina e che da tre anni immortala nei suoi scatti i momenti di vita del Festival. Presentata con il titolo di una famosa poesia di Pablo Neruba, America, non invoco il tuo nome invano, la personale di Francesco Romagnoli è composta di quaranta fotografie inedite, scattate fra il 1990 e il 2003 in diversi paesi del continente latinoamericano: dal Guatemala al Messico, dall’Equador all’isola di Cuba. Sono immagini a colori, per lo più ambientate, che raccontano l’America Latina attraverso i suoi abitanti. Volti e sguardi di uomini, donne e bambini ritratti nella loro vita di tutti i giorni,bloccata per un istante in uno scatto fotografico. La sensibilità artistica di Romagnoli porta il fotografo a non entrare di prepotenza nei momenti privati delle persone, tanto che alcune immagini danno l’impressione di essere come rubate al momento quotidiano di vita dei personaggi, mentre altre figure sembrano, invece, essersi messe in posa con naturalezza.

In entrambi i casi, l’espressione della gente non parerom014-150px.JPG (12170 byte) modificarsi di fronte all’obiettivo, manifestando una profonda fiducia nei confronti del proprio osservatore e lasciando al fotografo la possibilità di scegliere il momento più adatto per lo scatto.Nelle immagini di Romagnoli c’è sempre qualcosa che rispecchia le sensazioni provate in quel momento sia dall’artista che dalla persona ritratta: un muto rapporto empatico che si esprime nella capacità di emozionare che queste fotografie riescono a trasmettere. Come fotogrammi di una pellicola posti uno accanto all’altro, queste immagini ferme fanno, quindi, da corollario alle immagini in movimento che scorrono sullo schermo nella sala cinema. Festival di Trieste: cinema e non solo!

Anna Crestanello

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