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Il programma del 14 novembre 2018, al Teatro Miela

Una immagine dal film Disculpas por la demora

data pubblicazione: 13 novembre 2018

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Nella sua quarta giornata, a metà del suo cammino, il 33° Festival del Cinema Latino Americano dà spazio anche alle cinematografie più piccole, che quasi mai arrivano in Italia, come quelle del Costa Rica, dell'Uruguay o di un Paese di solida tradizione cinematografica come Cuba. Violeta al fin di Hilda Hidalgo (ore 21) e Primera dama de la Revolución (ore 19.30) sono i due titoli del piccolo Paese centroamericano, che raccontano due storie di donne forti e determinate, in modi e tempi diversi: Violeta è una donna anziana, che si difende da chi vuole privarla di quello che ama, la Primera dama de la Revolucion è la statunitense Henrietta Boggs, che lasciò il suo Paese per sposare José Figueres e vivere con lui l'ascesa alla Presidenza del Paese, e poi, subito dopo, la battaglia per le riforme progressiste, abolizione dell'esercito compresa (il Costa Rica è probabilmente l'unico Paese al mondo che ha scelto di non avere forze armate, come messaggio pacifista).

Cuba è in gara con ¿Por qué lloran mis amigas? (ore 15), una storia al femminile diretta da Magda González Grau, e con Nunca es tarde di Carlos Collazo (ore 18), che ritrae un gruppo di anziani frequentatori di un Centro diurno per la terza età, pronti ad appassionarsi alle cose nuove offerte dalla vita e niente affatto disposti ad arrendersi.

Dall'Uruguay, Un tal Eduardo di Aldo Garay (ore 11), che ripercorre la vita di Eduardo Franco, uno dei cantanti più amati del "Paisito". I traumi lasciati dalle dittature militari ritornano nel film argentino-israeliano Disculpas por la demora di Daniel Burak e Sergio Shlomo Slutzky (ore 18), che segue le indagini per la scomparsa del medico ebreo Samuel Slutzky. Si cambia registro con una produzione argentino-brasiliana-uruguayana, Mi mundial di Carlos Morelli (ore 15), sulla passione per il calcio e gli incidenti che cambiano la vita, e con un documentario messicano, Vidas del café, che, nella regione cafetera di Veracruz, racconta della vita in due ex haciendas.

La giornata del Festival inizia alle ore 11, con il colombiano Amalia la secretaria di Andrés Burgo, sugli amori di una segretaria piena di risorse, e termina con Roberto Bolaño. La batalla futura I di Ricardo House (ore 21.30), film della sezione Cine y Literatura.

 

Il programma di mercoledì 14 novembre

Teatro Miela
Sala Grande

ore 11.00
Concorso Ufficiale

Amalia la secretaria di Andrés Burgos: Amalia, una segretaria apprensiva, è attratta da Lázaro, il nuovo incaricato delle riparazioni. Sotto mentite spoglie, comincia a fare danni minimi all'ufficio per passare del tempo con lui e, senza rendersene conto, finisce per essere contagiata dalla sua incuria.

ore 15.00
Concorso Ufficiale

Mi Mundial di Carlos Morelli: Tito è fenomenale con la palla. All’età di 13 anni gli viene offerto un contratto con il quale può dedicarsi a ciò che gli piace e a sottrarre la sua famiglia dalla povertà. A un passo dal successo, un incidente lo costringerà ad affrontare la più grande sfida della sua vita.

ore 18.00
Contemporanea Concorso

Disculpas por la demora di Daniel Burak, Sergio Shlomo Slutzky: Incuriosito da una serie di coincidenze, il giornalista e documentarista argentino-israeliano Shlomo Slutzky contatta in rete il giornalista argentino- olandese Mariano Slutzky. Nell’incontro, Shlomo scopre che Mariano è il figlio di Samuel Slutzky, cugino medico di suo padre, la cui esistenza e tragica fine era rimasta senza nome nella famiglia dalla sua scomparsa per mano della dittatura civile-militare nel 1977. Insieme, cercano giustizia per un omicidio senza corpo. incontro coi registi

ore 21.00
Concorso Ufficiale

Violeta al fin di Hilda Hidalgo: All'età di settantadue anni, Violeta ha appena divorziato e vive da sola nella casa della sua infanzia, dove si occupa del rigoglioso giardino e affitta stanze. Quando scopre che la banca le vuole sottrarre la proprietà, è disposta a infrangere ogni regola per difendere la sua casa e la sua indipendenza.

 

Teatro Miela
Sala Birri

ore 11.00
Contemporanea Concorso

Un tal Eduardo di Aldo Garay: Un tal Eduardo è un emotivo ritratto del cantautore melodico più importante nella storia dell’Uruguay, creatore e leader della band Los Iracundos, Eduardo Franco.

ore 15.00
Contemporanea Concorso

¿Por qué lloran mis amigas? di Magda González Grau: Quattro amiche si incontrano dopo vent’anni. Il racconto delle loro vite imporrà ad ognuna sfide future che dovranno esser pronte ad affrontare insieme. Incontro con l'attrice Luisa María Jiménez

ore 17.00
Contemporanea Concorso

Vidas del café di Gualberto Díaz González, Felipe Casanova: In due ex aziende agricole della regione produttrice di caffè del centro di Veracruz (Messico), Boca del Monte e El mirador, alcuni discendenti di proprietari terrieri e una raccoglitrice di chicchi di caffé ci parlano della storia delle loro vite, che trascorrono intorno al caffè.

ore 18.00
Contemporanea Concorso

Nunca es tarde... di Carlos Collazo: L'esperienza di un Centro Diurno per la Terza Età sorto in un antico convento dell’Avana Vecchia, luogo nel quale si dimostra che l’età non impedisce di continuare ad imparare cose nuove ogni giorno che passa. Incontro con il regista

ore 19.30
Memoria (sin ayer no hay mañana)

Primera dama de la Revolución di Andrea Kalin: Primera Dama de la Revolución è la storia di Henrietta Boggs, che si innamorò di un paese straniero e dell’uomo destinato a trasformare la sua identità. Il suo matrimonio con José Figueres la condusse a un percorso di attivismo, esilio, agitazione politica e riforme progressiste durature. Primera Dama de la Revolución non è solo una rappresentazione della lotta per formare l’identità di una nuova Costa Rica, ma è anche la storia di una donna coraggiosa che scappò dai confini di un’esistenza tradizionale e protetta per espandere i suoi orizzonti in un mondo nuovo e vivere una vita diversa da quella che aveva pianificato.

ore 21.30
Cine y literatura

Roberto Bolaño. La batalla futura I di Ricardo House: Roberto Bolaño: la batalla futura è la terza parte di una trilogia realizzata da Ricardo House sullo scrittore Roberto Bolaño e sul travagliato rapporto di quest’ultimo con la propria terra natale, il Cile. Scopriamo l’autore attraverso le parole dei suoi amici, esplorando il Messico, la Spagna e il Cile. Il documentario ci mostra i diversi volti dello scrittore cileno, una personalità poliedrica nella sua genialità.

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pdf ita Il programma del 14 novembre 2018

Una immagine dal film Amalia la secretaria