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Al Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste, la prima giornata è per Shalom, il sentiero ebraico in America Latina

Al Museo della Comunità Ebraica, quattro film argentini legati alla Shoah.
Da Buenos Aires a Shanghai, le vicende personali dei protagonisti incrociano la Storia.

Laila Salama, protagonista del film "La Estrella Roja"

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data pubblicazione: 13 Novembre 2022

Nella sua prima domenica di proiezioni, il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano si trasferisce come da tradizione al Museo della Comunità Ebraica "Carlo e Vera Wagner", che ospita la sezione Shalom, il sentiero ebraico in America Latina.

Domenica 7 novembre l'appuntamento è nel Museo di via del Monte 5, per quattro opere a tematica ebraica, tutte provenienti dall'Argentina.

Si inizia alle ore 10 con Sangre no es agua di Divina Gloria e Cecilia Menis, un documentario sulla storia della famiglia Ariel, basato sul lavoro di ricerca di Mark Johnson. Harry Ariel è stato uno degli ultimi attori del teatro yiddish in Inghilterra, scappato dalla Polonia nel 1942 ed unico membro della sua famiglia sopravvissuto all'Olocausto. Arrivato a Buenos Aires, mette in scena opere in yiddish nel vecchio Teatro Excelsior, nell'Avenida Corrientes.

Alle ore 11.45, si continua con Mahler, una historia argentina di Laura Mahler, che, attraverso la vicenda di suo padre Israel, figlio di immigrati ebrei e imprenditori di sinistra, permette alla regista di portare sullo schermo 4 decenni di storia economica e politica dell'Argentina.

Alle ore 15.00, La estrella roja di Gabriel Lichtmann è un falso documentario sulla vita di Laila Salama, una donna misteriosa che si pensa abbia partecipato al sequestro di Adolf Eichmann avvenuto a Buenos Aires nel 1966. Mettendo insieme le tessere del mosaico, il regista ricompone la rocambolesca vita di Laila e scopre un segreto tenuto nascosto per anni.

La giornata a tema ebraico si concluderà alle ore 16.45, con il documentario 818 – Tong Shan-road di Marlene Lievendag, che porta a Shanghai, in Cina, per un viaggio compiuto con suo padre Peter, sulle tracce dei suoi ricordi di gioventù. Ebreo tedesco, fu costretto a lasciare il proprio Paese dall'ascesa di Adolf Hitler e crebbe a Shanghai, dove poi finì nel ghetto occupato dalle forze militari giapponesi, senza conoscere la lingua e con il cibo razionato.

Tutti i film in programma sono in versione originale, con i sottotitoli in italiano. L'ingresso alle proiezioni è libero.

Vedi la programmazione della giornata.