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Il 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano porta i suoi film anche al Museo Revoltella

Debutta Salon México, risultato del prestigioso accordo culturale con il Castello di Chapultepec
In programma, il messicano El año de la peste, con sceneggiatura di Gabriel García Márquez

"La mirada incendiada" di Tatiana Gaviola - Cile 2021 - Fiction - 95 min.

pdf ita Programma del 10 novembre 2021

pdf esp Programa del 10 de noviembre de 2021

data pubblicazione: 9 novembre 2021

Seconda giornata di concorso e doppia sede per il Festival del Cinema Ibero-Latino Americano di Trieste, da domani, mercoledì 10 novembre 2021: alla Sala Luttazzi del Magazzino 26, al Porto Vecchio, si aggiunge per due giorni anche il Museo Revoltella.

Il programma inizia alle ore 9.00 in Sala Luttazzi, con il Concorso Ufficiale: Amalgama è una coproduzione Messico/Repubblica Dominicana firmata da Carlos Cuarón, fratello di Alfonso (vincitore del Leone d'oro di Venezia e 3 Premi Oscar con Roma) e a lungo suo collaboratore; la storia gira intorno a un pazzo fin settimana di eccessi, gelosie e invidie tra quattro dentisti, tre uomini e una donna, in fuga dalla loro vita in un'isola paradisiaca del Caribe messicano; nel cast, il colombiano Manuel Cardona, visto in Narcos. Ancora Messico alle ore 10.00: per Concorso Ufficiale, El futuro di Kevin Guzmán Linares racconta di un ritorno a casa e delle difficoltà di integrazione di padre e figlio nei loro rispettivi contesti; subito dopo l'Argentina colpisce duro con Salir de puta di Sofía Rocha, racconto senza sconti sulla prostituzione, con le donne prostitute che discutono su abolizione e legalizzazione del mestiere più antico del mondo. Nel pomeriggio, si inizia alle ore 14, con il colombiano El film justifica los medios di Jacobo del Castillo, che, in gara per Contemporanea Concorso, ricostruisce in sala di montaggio cinque decenni di vita colombiana, dal conflitto armato alla passione politica. Ancora per Contemporanea Concorso, Tomando estado di Federico Sosa segue le vicende di Carlos e Nicola, nell'Argentina interna, e i loro equilibri spezzati dall'arrivo di Victoria. Dalle ore 17.00, due film del Concorso Ufficiale, il messicano Nudo mixteco di Angeles Cruz, con tre storie che si intersecano nella festa del santo patrono di San Mateo, nello stato di Oaxaca, e il costarricense El pájaro del fuego di César Caro Cruz, sul dilemma di un giovane appena uscito dal riformatorio: cambiare vita od organizzare una resa dei conti che salvi il suo quartiere dalla droga? L'Argentina è protagonista della prima serata, con due produzioni in gara in Contemporanea Concorso: alle ore 20.15, Finisterre di Diego Ercolano, tocca alcuni dei temi ricorrenti di quest'edizione del Festival, il ritorno a casa, la (ri)scoperta delle radici, la memoria da salvaguardare, mentre, alle ore 21.10, il regista Luciano Giardino rende omaggio al cugino, affetto da sindrome di Down, nell'affettuoso documentario Joaquín mi primón. Chiude la serata, alle ore 22.00, in presenza della regista, Tatiana Gaviola, il film cileno La mirada incendiada, in gara nel Concorso Ufficiale.

Al Museo Revoltella debutta la sezione Salón México, frutto di un prestigioso accordo di scambio culturale stretto dall'APCLAI - Associazione per la Promozione della Cultura Latino Americana, che organizza il Festival, e il Museo Nazionale di Storia del Castello di Chapultepec, le cui attività rispondono alla Secretaría de Cultura de México (Ministero della Cultura del Messico) e all'INAH – Instituto Nacional de Antropología e Historia (INAH – Istituto Messicano di Antropologia e Storia). La sezione Salón México propone infatti un programma specifico sul Messico e la sua cultura, con documentari su personalità, storia, tradizioni, arte culinaria, sincretismo religioso, etnografia, che invitano a conoscere meglio la straordinaria ricchezza del Paese nordamericano. Allo stesso tempo, da giugno 2022, APCLAI curerà un analogo programma nel Castello di Chapultepec, per far conoscere ai visitatori l'Italia e la sua cultura, con documentari su arte, città d'arte, tradizioni culinarie, personalità che hanno reso mondialmente conosciuto il Belpaese. Chapultepec, che fu residenza dell'Imperatore Massimiliano a Città del Messico e da lui affettuosamente chiamato Miravalle (dall'alto di una collina guardava la Valle del Messico), ricordando Miramare, è uno dei motori della vita culturale messicana e un luogo irrinunciabile per comprendere l'identità storica e culturale del Paese. Sia la Secretaría de Cultura de México, che l'INAH – Instituto Nacional de Antropología e Historia e il Museo Nazionale di Storia del Castello di  Chapultepec, hanno dato il loro patrocinio alla 36° edizione del Festival.

Il primo documentario proiettato per Salón México alle ore 15.00, è Diego Rivera, nacimiento de un pintor di Rosa Adela López Zuckermann, un viaggio nei momenti più salienti della vita del celebre pittore messicano (per la prima volta vengono mostrati alcuni disegni realizzati dal pittore quando era solo un bambino). Segue, firmato dalla stessa regista, A los pies del volcán Tlaxcala, anche questo un viaggio, stavolta nel più piccolo stato del Messico, alla scoperta dell'architettura coloniale, delle grandi tenute e delle feste popolari. Al termine della proiezione, l'incontro con la regista. Debutto anche per la sezione Cinema e Letteratura, che, alle ore 17.00 presenta Criatura en plegaria rabia contra la niebla di Eleonora Menutti, cortometraggio liberamente ispirato alla vita e all'opera della poetessa argentina Alejandra Pizarnik. Subito dopo, El año de la peste di Felipe Cazals, che conta sul Premio Nobel per la Letteratura Gabriel García Márquez tra gli sceneggiatori e che propone un tema di sorprendente attualità, 42 anni dopo la sua realizzazione: una malattia contagiosa colpisce una città messicana, un medico cerca di avvertire le autorità, il governo di contenere le notizie, per evitare il panico. La Retrospettiva, dedicata al cineasta cileno Cristián Sánchez, inizia alle ore 19.15 con il film del 1983 Los deseos concebidos: il protagonista è l'adolescente Erre, che si muove in un mondo oscuro e notturno, al margine della follia. Alle ore 21.40, la seconda parte di ISABEL, la historia íntima de la escritora Isabel Allende, docu-fiction di Rodrigo Bazáes, che segue le vicende della celebre scrittrice cilena nel tragico periodo della malattia e morte di sua figlia Paula. La giornata al Museo Revoltella si conclude alle ore 22.45, con El zapato chino, per la Retrospettiva su Cristián Sánchez, storia dell'ambiguo rapporto tra un tassista e Marlene, ragazza di provincia incontrata in un bordello.

Il Festival è anche in streaming: su Mowies saranno online per 48 ore, il 10 e 11 novembre, El paraíso de la serpiente di Bernardo Arellano e Objetos rebeldes di Carolina Arias Ortiz, per il Concorso Ufficiale, Marea verde di Angel Giovanni Hoyos e Stand up villero di Jorge Croce per Contemporanea Concorso, tutti già visti in Sala Luttazzi. Dalla sezione Salón España, i due documentari di Javier Espada, Tras Nazarin e Una mujer sin ombra, mentre il cileno Mónica y el Ronco di Patricio Pardo Avalos e la coproduzione messicano-cilena Sanguinetti di Christian Díaz Pardo appartengono alla sezione Contemporanea Malvinas.

Ricordiamo che l'accesso alle sale del Festival è consentito solo se in possesso del Green Pass e che all'interno delle sale è obbligatorio l'uso della mascherina. Tutte le info sul sito del Festival, www.cinelatinotrieste.org.

Il 36° Festival del Cinema Ibero-Latino Americano è co-organizzato con il Comune di Trieste – Assessorato Politiche della Cultura e del Turismo.

 

Programma completo delle proiezioni in sala di mercoledì 10 novembre 2021

Programma completo della programmazione online di mercoledì 10 novembre 2021