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Premio Salvador Allende a Roberto Savio

Il Premio verrà consegnato durante la serata inaugurale del Festival, sabato 22 ottobre alle ore 19.30 presso un prestigioso polo internazionale, il Centro di Fisica Teorica di Trieste (Aula Magna).

Il conferimento avverrà da parte dell’Ambasciatore del Cile in Italia, Fernando Ayala.

Premio Salvador Allende a Roberto Savio
  • versione italiana

pubblicato il: 17 ottobre 2016

doc Premio Salvador Allende a Roberto Savio

Il Premio Allende è nato per onorare i valori della cultura, dell’arte e della politica. Vuole mettere in risalto la sensibilità degli artisti e umanisti nei confronti della condizione sociale esistente in America Latina e l'impegno, testimoniato dalle loro opere e dalle loro azioni, nel riscattare la memoria e la storia dei popoli latinoamericani.

Roberto Savio è un giornalista che ha fondato numerose organizzazioni attive nel campo dell’informazione attenta e sensibile sui temi dello sviluppo: la sua attenzione e il suo incessante lavoro hanno sempre cercato di diffondere la cultura dell’incontro e del dialogo, di cui è sempre stato promotore a livello istituzionale e civile sul piano internazionale.

Tra le organizzazioni da lui fondate ricordiamo l'Agenzia stampa Inter Press Service (IPS), il Technological Information Pilot System (TIPS), la rete dei sistemi informativi nazionali per l'America Latina e i Caraibi (ASIN), il servizio di notizie per l'America Latina ALASEI, il notiziario Women’s Feature Service (WFS).

Roberto Savio è presidente di Arcoiris TV, una televisione libera, gratuita, senza pubblicità, on line dal 2003 il cui archivio possiede interviste a protagonisti della vita sociale, politica, religiosa, inchieste… Una grande collezione di informazione che racconta senza pregiudizi ogni luogo del pianeta.

Roberto Savio nel 1970 ha ricevuto il Premio giornalistico Saint-Vincent per una serie di cinque capitoli sull’America Latina, ritenuta “il miglior programma televisivo” dell’anno. Ha vinto nel 2013 il Premio per la Pace di Hiroshima (Premio istituito da Soka Gakkai, organizzazione buddista laica con sede a Tokio) per il suo contributo alla costruzione di un secolo di pace, dando “voce ai senza voce” per quasi cinque decenni attraverso Inter Press Service.

Nello stesso anno ha ricevuto il Premio per il giornalismo solidale Memorial Joan Gomis (Catalogna).